Comune, minacciato un altro assessore

Di Iacovo e una dipendente aggrediti verbalmente da un albanese: «Vi faccio vedere di cosa è capace un musulmano»

PESCARA. «Vi faccio vedere di cosa è capace un musulmano». È la frase choc pronunciata da un cittadino di origini albanesi nell’assessorato alla pubblica istruzione. L’uomo si è presentato per due giorni consecutivi, mercoledì scorso e ieri, minacciando l’assessore Giovanni Di Iacovo e una dipendente del settore per non aver ricevuto il rimborso dal Comune per l’acquisto dei libri scolastici per i propri figli. È l’ennesimo episodio di violenza, seppure solo verbale, nei confronti di amministratori e dipendenti comunali. Venerdì della scorsa settimana c’erano state due aggressioni nello stesso giorno, nei confronti degli assessori Adelchi Sulpizio e Giacomo Cuzzi. Insomma, nel giro di sei giorni sono stati aggrediti e minacciati ben tre assessori della giunta Alessandrini. Senza contare i tanti dipendenti che quasi quotidianamente nei settori più a rischio, come ad esempio i servizi sociali e le case popolari, subiscono attacchi e minacce da parte di cittadini che vanno in escandescenza perché non riescono ad ottenere assistenza o un alloggio. Insomma, in Comune cresce l’apprensione, soprattutto da parte del personale che si sente poco protetto.

L’episodio di ieri ha creato allarme anche in un settore solitamente tranquillo, come quello alla Pubblica istruzione. Il cittadino di origini albanesi si era già presentato mercoledì scorso per richiedere il rimborso dei libri scolastici acquistati per i propri figli. Ma l’uomo, come hanno spiegato in Comune, non ha diritto ai rimborsi fino a quando non procederà alla restituzione di quelli ottenuti in passato senza mostrare gli scontrini attestanti gli acquisti dei libri. Per questo la Soget gli avrebbe inviato una lettera richiedendo la restituzione immediata di circa 1.000 euro. Ma l’uomo non si è dato per vinto e mercoledì si è presentato all’ufficio Pubblica istruzione per chiedere i soldi. L’assessore era assente e il cittadino di origini albanesi, quando si è visto negare il rimborso, è andato su tutte le furie. Ha minacciato la dipendente annunciandole una denuncia e poi ha pronunciato la fatidica frase: «Vi faccio vedere di cosa è capace un musulmano». Lo ha confermato lo stesso Di Iacovo. Frase, che dopo i fatti di Parigi, non poteva non suscitare forte preoccupazione. All’ufficio Pubblica istruzione si è scatenato il terrore. Molto spaventata è apparsa anche la segretaria dell’assessore.

E ieri c’è stato un seguito. l’uomo si è ripresentato all’assessorato e questa volta ha parlato direttamente con Di Iacovo. Ma i suoi toni erano, fortunatamente, più concilianti. Nonostante tutto, per motivi di sicurezza, è stato richiesto l’intervento della Digos. L’assessore alla polizia urbana Adelchi Sulpizio, avvisato dell’accaduto, ha subito dato ordine a due vigili urbani armati di pistola di presidiare l’assessorato e gli uffici alla Pubblica istruzione. Nel pomeriggio, Di Iacovo ha cercato di ridimensionare l’accaduto, forse anche per non alimentare ulteriori allarmi tra i dipendenti. «L’uomo subito dopo aver pronunciato quella frase si è corretto e poi si è anche scusato», ha raccontato l’assessore, «comunque non c’è stata nessuna aggressione, solo una minaccia da parte di una persona che è andata in escandescenza». La dipendente, coinvolta in questa vicenda, è stata poi accompagnata dall’assessore in questura per essere ascoltata.

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