«Con la moto nella buca e adesso zoppico»

Ragazzo di 24 anni racconta l’incidente che gli ha cambiato la vita: da un anno non posso più lavorare

PESCARA. «Stavo andando a prendere la mia ragazza con una Vespa 50, andavo piano, ma mi sono trovato davanti quella transenna e, adesso, zoppicherò per tutta la vita». Antonio Morelli ha solo 24 anni e racconta l’incidente che gli ha cambiato la vita: «L’anno scorso, verso la fine di maggio, era una domenica di pioggia leggera, stavo percorrendo la riviera sud in direzione Francavilla, vicino allo stabilimento 186, quando ho fatto un incidente per colpa di una buca profonda oltre 20 centimetri e invisibile». Morelli è uno di quelli che ha fatto causa al Comune e racconta la sua storia dopo l’incidente di due settimane fa in via Antonelli quando un altro ragazzo di 25 anni è caduto con la moto per una buca e ora rischia la paralisi delle gambe.

«Ricordo che quella sera la luce dei lampioni non filtrava dagli alberi», dice Morelli, «e, all’improvviso, mi sono trovato davanti una transenna in mezzo alla strada con una freccia a terra attaccata: la transenna occupava metà strada e la freccia indicava di passare dall’altra parte. Ma», spiega il ragazzo, «era la metà sbagliata perché, sull’altra parte, c’era una grossa buca, profonda più di 20 centimetri e lunga circa un metro e mezzo: poco dopo esserci finito dentro, ho sbandato e sono finito sull’altra corsia. Ricordo che dalla parte opposta provenivano dei camion e sono caduto a terra: sono scivolato per una ventina di metri con la moto sulla gamba».

Morelli racconta cosa è successo dopo: «Ho riportato una doppia frattura scomposta ai malleoli della gamba destra. Sono stato operato e, da allora, ho una placca con 7 viti alla caviglia e un chiodo nel tallone. Mi sarei aspettato almeno una chiamata di scuse dal Comune e, invece, niente. Anzi, la mattina dopo la buca è stata subito ricoperta». Il ragazzo è stato costretto a lasciare il suo lavoro: «Da quando avevo 14 anni, ho sempre fatto il cameriere ma adesso non riesco più a lavorare perché mi fa male la gamba: dopo l’operazione ho passato un mese in carrozzella con la gamba distesa, un altro mese con le stampelle, un altro ancora con il tutore e, adesso, non riesco a farmi neanche una passeggiata. Se cammino 20 minuti, devo fermarmi». (p.l.)

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