Concorso annullato, contratti azzerati alla Asl di Pescara

Dopo le sentenze di condanna per la selezione con gli orali a porte chiuse, D’Amario cancella 13 posti e rifà gli esami

PESCARA. Sono stati azzerati i contratti dei 13 dipendenti della Asl di Pescara assunti con il concorso annullato, prima dal Tar e poi dal Consiglio di Stato, perché gli orali si erano svolti a porte chiuse, con il divieto imposto ai candidati di assistere alle prove degli altri. Dopo le sentenze amministrative e con un’inchiesta della procura di Pescara ancora aperta, innescata da una denuncia della Cisl, il direttore generale della Asl Claudio D’Amario ha cancellato i posti di lavoro e avviato la selezione bis.

Stop ai contratti. Con una delibera, D’Amario ha risolto i contratti degli 11 dipendenti a tempo indeterminato e di altri due precari. «L’annullamento della graduatoria finale di merito e della prova orale», spiega la delibera 416 della Asl, «produce effetti diretti sui contratti individuali di lavoro a tempo indeterminato e sui contratti a tempo determinato».

Undici assunti in due giorni. La delibera di D’Amario ripercorre le tappe del concorso, bandito il 23 gennaio 2012 per due posti da collaboratore amministrativo. Quasi un anno dopo, il 19 dicembre 2012, sono stati assunti i due candidati vincitori. A distanza di due giorni, il 21 dicembre, la Asl ha assunto altri 9 collaboratori amministrativi, sempre a tempo indeterminato scorrendo la graduatoria. Quattro mesi più tardi, il 3 e il 18 aprile 2013, la Asl ha usato ancora la stessa lista per assumere, stavolta a tempo determinato per un anno, altri due candidati. Le 13 assunzioni, per un concorso nato per due posti soltanto, sono al centro dell’esposto della Cisl: la procura ha già acquisito gli atti della selezione, a partire dal bando fino ai contratti di assunzione dei candidati, e il fascicolo è aperto.

Commissione da rifare. Tornando al capitolo amministrativo e alle conseguenze pratiche, le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato – sulla base dei ricorsi di due candidati esclusi, Daria Rapino e Mario Mammarella, difesi dagli avvocati Dario Rapino e Maria Pina Benedetti, con la Asl condannata a pagare tremila euro di spese legali – impongono alla Asl di ripetere gli orali esaminando ancora i vincitori delle prove scritte e pratiche. Ma, secondo i giudici amministrativi, non può essere la stessa commissione del 2012 a interrogare un’altra volta i candidati: le sentenze, spiega la Asl su un’altra delibera collegata, la 433, hanno stabilito che «le operazioni debbono essere condotte da una commissione rinnovata nella composizione rispetto alla precedente».

Chi sono i nuovi componenti. Il presidente della «nuova e diversa commissione» è Vero Michitelli, dirigente del dipartimento Risorse umane della Asl (supplente Alberto Cianci, dirigente amministrativo del dipartimento di Prevenzione). Due i componenti: Annarita Bellono (titolare), nominata dal collegio di direzione (supplente Giovanni Modesti), e Antonietta Brancato, scelta dal direttore generale (supplente Luigi Olivieri). La segretaria è Annalisa Di Giovanni (supplente Paolo Iacovetti).

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