replica a masci

Cuzzi: la spesa per il concerto di fine anno non è uno spreco

PESCARA. «La spesa del Comune per il concerto dei Tiromancino di fine anno, in piazza Salotto, non è uno spreco». È quanto dichiara, in sintesi, l’assessore ai grandi eventi Giacomo Cuzzi replicando...

PESCARA. «La spesa del Comune per il concerto dei Tiromancino di fine anno, in piazza Salotto, non è uno spreco». È quanto dichiara, in sintesi, l’assessore ai grandi eventi Giacomo Cuzzi replicando alle critiche avanzate giovedì scorso dal consigliere di Pescara futura Carlo Masci. Masci aveva definito uno spreco la spesa per il concertone sostenuta dall’amministrazione in procinto di dichiarare il predissesto finanziario. «La spesa dell’evento non è di 30mila euro», ha detto Cuzzi, «abbiamo pubblicato un avviso pubblico per cercare sponsorizzazioni che consentissero alla città di avere una festa in piazza. Dunque, ad oggi i costi del concerto sono ammortizzati da questa importante copertura economica e la parte che sarà a carico del Comune in ogni caso sarà sensibilmente inferiore a quanto si è speso negli anni scorsi». L’assessore, in proposito, ha ricordato che la precedente amministrazione di centrodestra «è riuscita a spendere in cinque anni circa 700mila euro per gli eventi natalizi».

Una replica è arrivata anche dal vice sindaco Enzo Del Vecchio. Riguarda, in questo caso, la polemica sollevata da Forza Italia, sempre giovedì scorso, per la decisione dell’amministrazione di affidare 3 incarichi esterni, spendendo 70mila euro, a professionisti in grado di portare avanti alcune opere. «Gli incarichi professionali esterni fatti», ha precisato, «servono a rimettere in moto la macchina comunale che la precedente amministrazione è riuscita a portare a condizioni di dissesto. Creare relazione fra questi e la procedura di predissesto, suggerita dagli organi di controllo dell'ente, dimostra ampiamente la pochezza, superficialità e anche la dose di qualunquismo nel valutare questi atti, pur conoscendo la situazione dell'organico dell'ente lasciato da appena sei mesi».

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