Da Paglione a DeAngelis Tutte le benemerenze  a chi ha onorato Pescara 

Premi alla memoria a Edoardo Tiboni, patron del premio Flaiano e a suor Maria Olga Pignatelli, anima della mensa Caritas

Durante la manifestazione, giunta alla quindicesima edizione, sono stati consegnati i Ciattè d’oro ad Antonella De Angelis, musicista e fondatrice dell’orchestra femminile del Mediterraneo; Augusto D’Agostino, insegnate di educazione fisica e animatore della vita sportiva cittadina; Antonio Del Giudice, giornalista, scrittore e storico direttore del quotidiano il Centro; padre Fiore Paglione, fondatore della corale polifonica di Sant’Andrea, Michele Ramenghi, pediatra e fondatore del reparto di Neonatologia dell’ospedale di Pescara; Franco Summa, artista e autore della celebre Porta del mare. I Ciattè d’oro alla memoria sono andati a suor Maria Olga Pignatelli, scomparsa il 14 febbraio scorso e a Edoardo Tiboni. I riconoscimenti sono stati ritirati rispettivamente dalla suora comboniana Alzira Neires e da Carla Tiboni, figlia del patron del premio internazionale di cinema e letteratura Ennio Flaiano. I Delfini d’oro sono stati appuntati sul petto di Pierluigi Ciocca, economista e direttore della Banca d’Italia per 11 anni e Luigi Falconi, detto Gigino, all’attivo oltre 60 anni di attività pittorica. Assenti, ma i riconoscimenti saranno consegnati in una prossima cerimonia, gli altri due destinatari dei Delfini, Andrea Prencipe, magnifico rettore dell’università Luiss “Guido Carli” e Giovanni Pettorino, ammiraglio e comandante del corpo delle capitanerie di porto e guardia costiera.
Nomi scelti da una commissione di saggi composta da Tino Di Sipio, Domenico Cappuccilli, Dante Marianacci, Luciana De Amicis, Claudio Palma, Gianfranco Visci, Silvestro Profico, Luciana Vecchi, Piergiorgio Landini.
Ha aperto la seduta, nel giorno dedicato al patrono San Cetteo, il presidente del consiglio Francesco Pagnanelli, che ha sottolineato come Pescara sia «una città da cui nascono talenti di straordinario valore di cui dobbiamo andare fieri perché hanno respirato l’aria del mare e l’hanno portato oltre i confini, facendoci conoscere». A seguire, l’intervento del sindaco Alessandrini: «Oggi Pescara mostra il meglio di sè. È vero che “nu sem nu”: donne e uomini di straordinaria grandezza e generosità». Poi l’affondo e il messaggio a chi ha voluto intendere: «Ignoranza, superficialità, aggressività, maleducazione, sono comportamenti sempre più diffusi. A cominciare dalla vita politica, il cui degrado non comincia a Montecitorio, ma quasi sempre a casa nostra. Dobbiamo cambiare».
Quindi, il via alla la premiazione con tanto di omaggi floreali, musica e commozione. Suor Alzira: «Sono sicura che suor Olga dal paradiso vi sta benedicendo tuti». Carla Tiboni: «È un premio che commuove la mia famiglia. Tiboni ha lavorato per la comunità e ha avuto ragione». Antonella De Angelis: «È un incoraggiamento a portare avanti progetti di bellezza, verità e solidarietà». Augusto D’Agostino: «Ho lavorato con passione per lanciare giovani talenti sportivi». Antonio Del Giudice ha ricordato gli anni alla guida del Centro che ha avuto «successo e attenzioni della comunità» e ha dedicato il premio a Carla Panzino e all’associazione Adricesta. Padre Paglione: «Ho cercato di abbellire la vita delle persone con il canto corale». Franco Summa ha ringraziato «la città che amo profondamente anche nelle critiche» e ha espresso il desiderio di «far rinascere la Porta del mare in piazza Primo Maggio». Falconi, scherzando: «A Pescara ho sempre venduto tutti i miei quadri». Nel parterre delle autorità, il prefetto Gerardina Basilicata, il questore Francesco Misiti, il vescovo monsignor Tommaso Valentinetti, il presidente del Tribunale Angelo Bozza, il generale Carlo Cerrina, comandante della legione carabinieri Abruzzo e Molise, il comandante provinciale dei carabinieri Marco Riscaldati, per la Guardia di Finanza il colonnello Vincenzo Grisorio e per la Guardia costiera il comandante Donato De Carolis. Tutti in piedi per l’inno di Mameli eseguito dall’ensemble della “direttora”, come ama definirsi Antonella De Angelis, che ieri non ha potuto tenere in mano la bacchetta per dirigere le musiciste Dana Stancu, Ornela Koka, Xhoana Aschkushai, Simona Abrugiato, Olga Moryn. Ciattè e Delfini creati dall’orafo Italo Lupo.