De Martinis: «Dopo Jova costruiamo la nuova città» 

Il successo del maxi concerto dell’estate dà più forza al programma della giunta «Giusto puntare sui grandi eventi, apriamo il dibattito sulla tassa di soggiorno»

MONTESILVANO. I primi cento giorni di governo del nuovo sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis godono di una fortunata coincidenza: il grande successo ottenuto dalla sua amministrazione con l’organizzazione del Jova Beach Party, il mega concerto di Jovanotti che si è svolto sabato scorso davanti a quasi 30mila persone.
Il punto sull’attività amministrativa della giunta guidata dal sindaco leghista non può quindi prescindere da questo dato di fatto: la macchina comunale ha dimostrato a tutti i cittadini che se vuole può funzionare bene e velocemente. E che la città può puntare sul turismo dei grandi eventi ancora più della vicina e ingombrante Pescara. D’ora in poi, insomma, la giunta De Martinis non avrà scusanti: se è riuscita a organizzare in tre settimane un evento del genere, probabilmente riuscirà a risolvere i piccoli problemi dei cittadini in un batter d’occhio... Ospite ieri della redazione del Centro, De Martinis, ricevuto dal direttore Piero Anchino, ha parlato a 360 gradi con i giornalisti di impegni mantenuti, progetti futuri, cose fatte e non fatte. Ecco l’intervista.
Sindaco, cominciamo dall’ultimo dei cento giorni: quanto ha speso il Comune per portare Jovanotti a Montesilvano?
«Circa 10mila euro, a fronte però di un incasso di circa 35mila euro. Abbiamo infatti avuto un contributo dalla Regione Abruzzo di 25mila euro, 2.500 euro dagli sponsor, 5.000 euro dalla società che ha gestito i parcheggi e altri 2-3 mila euro dai posteggi dello street food. Le spese le abbiamo sostenute per sistemare il tratto di riviera interessato dal concerto e per pagare i bus navetta della Tua».
Jovanotti sembra aver fatto da spartiacque su tanti temi, compreso quello del turismo. Siete pronti a introdurre la tassa di soggiorno per finanziare gli eventi?
«Io sono sempre stato contrario alla tassa di soggiorno utilizzata per pagare eventi che non lasciano nulla, a parte il movimento di un giorno», risponde De Martinis. «Con gli albergatori abbiamo aperto un dibattito perché, calcolando un euro a presenza, la tassa di scopo potrebbe portare alle nostre casse circa 350-360 mila euro all’anno. Soldi che però impiegheremmo per potenziare il Palacongressi facendo i lavori di adeguamento acustico, per completare i marciapiedi di largo Venezuela e per riqualificare la riviera di via Aldo Moro. Insomma, quei soldi servono per creare i presupposti giusti per attrarre gli eventi, investendo sulle strutture e sulla logistica. Per realizzare cose che restano e che convincano gli organizzatori di eventi a dire: questo è il posto giusto».
C’è chi ha iniziato a parlare di Grande Pescara proprio a partire dal concerto “dirottato” a Montesilvano.
«Come ben sapete, io sono contrario alla fusione dei tre Comuni e abbiamo già chiesto alla Regione di cambiare quella legge nata da un referendum non vincolante, tra l’altro fatto durante le consultazioni elettorali. Se c’è qualcuno che pensa che nel 2022 le amministrazioni siano pronte sbaglia di grosso. Pensate solo al problema della toponomastica, con i nomi delle strade che si ripetono in tutti e tre i Comuni, oppure la falsa leggenda del taglio delle spese della politica. Dobbiamo essere uniti per farci finanziare progetti europei sul turismo e la sostenibilità, per amministrare la sicurezza e la mobilità, per fare eventi o organizzare una grande Notte Bianca che vada dalla Madonnina ai Grandi Alberghi, non per causare altri problemi ai cittadini».
Oltre agli eventi, volete prendervi anche la movida?
«Assolutamente no, non ci interessa la movida fatta di caos e ubriacature. Noi vogliamo creare movimento con la cultura e la bellezza, come sta avvenendo al borgo di Montesilvano Colle, il nostro fiore all’occhiello».
E il futuro della riviera e della pineta?
«Con la Forestale abbiamo cominciato a discutere sull’eventualità di “aprire” angoli di riserva per mostre e piccoli eventi sostenibili, dedicati soprattutto ai bambini e alle scolaresche. Sul futuro della riviera, anche in base a quello che sarà il nuovo piano regolatore, discuteremo se non sia il caso di creare una mobilità che privilegi i mezzi non inquinanti».
Nuovo Prg: quando avete intenzione di aprire il dibattito anche su questo fronte?
«Il piano regolatore è pronto e la progettazione è quella dell’epoca del sindaco Cordoma. Presto verrà portato in discussione in maggioranza. Non prevede occupazione di nuovi spazi da cementare, ma la creazione di sistemi urbani che valorizzeranno la città con aree verdi, piazze e piste ciclabili».
E la Stella Maris?
«Sull’ex colonia è stata fatta molta propaganda. Troppi annunci. L’ideale per me sarebbe avere l’Accademia di Belle Arti, mentre sul progetto Agorà spero serva veramente a creare lavoro e integrazione. Ma mi piacerebbe anche tornare all’antico: una bella colonia marina che contribuisca a portare a Montesilvano i turisti del futuro».
Sicurezza: in campagna elettorale aveva puntato molto sull’apertura di un commissariato di polizia...
«Da noi la questione sicurezza riguarda due o tre zone, tenute sotto controllo. Devo elogiare le forze dell’ordine per questo perché, nonostante siano sottodimensionate, assicurano la sicurezza dei cittadini. I problemi da noi sono conosciuti: sfruttamento della prostituzione, spaccio, abusivismo e occupazioni abusive. Io mi auguro da parte della magistratura un’azione diversa e più incisiva, affinché le persone che delinquono non abbiano più possibilità di ripetere i reati».