Detriti in spiaggia, i balneatori contro l’ordinanza del sindaco 

Gli operatori contestano la richiesta del Comune di avvisare l’utenza con dei cartelli sulla battigia Cioffi: colpa dei cantieri non ultimati, non è nostra responsabilità. Luciani: interverrà la ditta a giorni

FRANCAVILLA. Fa discutere l'ordinanza emanata da Comune di Francavilla in merito alla segnalazione di pericolo derivante dalla possibile presenza, lungo la spiaggia, di materiali e detriti derivanti dalle opere di difesa della costa. Il maltempo di questi giorni ha agitato non poco il mare, andando a colpire anche quelle opere realizzate o ancora in corso di realizzazione, come scogliere frangiflutti e pennelli. Per questo, nell’ordinanza si chiede ai titolari degli stabilimenti di apporre dei cartelli per avvisare l’utenza della possibile presenza di materiali che potrebbero arrecare danno a persone o cose.
Ma i balneatori non ci stanno: va bene avvisare l’utenza, ma su eventuali responsabilità controbattono. Mauro Cioffi di Lido Bianco dice: «Ci troviamo davanti a una situazione paradossale. I pennelli e le opere a difesa della costa non solo non hanno sortito alcun effetto, almeno fino a questo momento, ma adesso ci viene detto che sono diventate anche pericolose. Va bene avvisare la clientela, ma perché dovrei esser ritenuto responsabile di un qualcosa che esula dalla mia volontà? Chi di dovere ha iniziato i lavori, pensando di poterli completare in tempo. Purtroppo non ci è riuscito, lasciando in quelle zone, che fino a poco fa erano cantierate, una condizione precaria. Adesso, quei detriti di cui parla l’ordinanza sono stati mossi dal mare grosso. Non vedo perché noi balneatori dovremmo esserne responsabili».
Anche Pierluigi Di Giuseppe di Nautilus la pensa così: «Per quanto mi riguarda ho già provveduto a installare dei cartelli di pericolo, però sono d’accordo sul fatto che la responsabilità non possa essere addossata sui balneatori. Abbiamo già fatto più di quello che richiede il nostro ruolo, penso sia il caso che chi ha fatto i lavori si assuma la responsabilità di aver lasciato una situazione dove evidentemente non c’è la completa sicurezza». Il presidente di Sib Confcommercio Riccardo Padovano fa un distinguo: «Se l’ordinanza fa riferimento esclusivamente ai materiali derivanti dai lavori di difesa della costa, come mi sembra di leggere, sono d’accordo con chi dice che non è responsabilità dei singoli balneatori. Al contrario, è giusto che ciascuno di noi adotti ogni misura per salvaguardare la sicurezza dell’utenza». E Luciano Pesce, presidente degli imprenditori turistici francavillesi aggiunge: «Da quanto ne so, è nata per fare riferimento a un paio di casi specifici, dove dei balneatori hanno deciso di mantenere gli scogli davanti alla riva, anche se gli era stato consigliato il contrario. Capisco però che il carattere generico abbia suscitato la reazione degli altri».
A tal proposito, arriva conferma anche da parte del sindaco Antonio Luciani: «Va precisato», scrive in una nota, «che il materiale roccioso cui si fa riferimento nell’ordinanza è quello presente in prossimità dei primi pennelli, dove sono situati dei massi paralleli all’arenile, preesistenti alla realizzazione degli stessi pennelli. In particolare tale situazione riguarda due concessioni che non hanno inteso rimuovere tale materiale. Faccio riferimento a Bagni Marcello e Nautilus, che prima hanno fatto barricate e ora vogliono scaricare la responsabilità sul Comune. In ogni caso», conclude, «la prossima settimana la ditta appaltatrice provvederà alla loro messa in sicurezza».
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