Di Pillo: regole non rispettate, sì ai controlli 

Il consigliere grillino firmatario della denuncia: il 2 ottobre riparte il servizio, si faccia chiarezza subito

PESCARA. «Mi sembra che qualcuno non abbia rispettato le regole. Ma noi lo abbiamo scoperto e lo abbiamo denunciato». Sull’esposto che riguarda l’appalto delle mense scolastiche di Pescara ci sono le firme del deputato del M5S Andrea Colletti, montesilvanese, e del consigliere Massimiliano Di Pillo. Un esposto sulla qualità della pasta servita agli alunni degli asili e delle scuole elementari. «Il servizio reso deve rispettare alla lettera il capitolato d’appalto», dice Di Pillo. Il 2 ottobre prossimo ripartirà il servizio mensa e il consigliere invita il Comune a fare più controlli.
Perché avete presentato un esposto sull’appalto delle mense scolastiche di Pescara?
«Perché ritenevamo poco chiaro l’atteggiamento dell’amministrazione comunale e della ditta vincitrice dell’appalto».
Che significa poco chiaro?
«Nel capitolato speciale di appalto si chiedeva esplicitamente di servire pasta che, recita il documento, “deve essere prodotta con farine di grano duro coltivato e prodotto in Italia. Nel progetto tecnico presentato al Comune, la ditta aveva presentato un tipo di pasta con la scritta “100% grano duro italiano”. Ma, in base ai nostri controlli, quella pasta non è prodotta solo con grano italiano ma con misture di grano italiano e nordamericano. Poi, la ditta ha scelto un altro tipo di pasta che, secondo noi, è prodotta con grano italiano ed estero».
È un’irregolarità?
«Per noi, lo è sicuramente perché anche attraverso la valutazione del progetto tecnico, in cui si parlava di pasta 100% italiana, quella ditta ha ottenuto la vittoria dell’appalto. E ricordo che si tratta di uno degli appalti più importanti di Pescara con 17 milioni di euro per 5 anni».
Sulla base del vostro esposto, la procura ha aperto un’inchiesta: ora cosa vi aspettate?
«Chiediamo che sia fatta chiarezza il prima possibile. Abbiamo ritenuto opportuno appellarci alla procura proprio per verificare una procedura che non ci è sembrata corretta. Il servizio deve essere correttamente e deve rispettare alla lettera il capitolato d’appalto. Ci sono anche altri aspetti da seguire come i lavori nei refettori a carico della ditta, lavori che non sono stati ancora completati».
Le mense scolastiche sono al centro di un processo già avviato per un presunto appalto truccato. Adesso, un altro esposto: secondo voi, il Comune potrebbe gestire diversamente questo servizio?
«Per l’oggetto del nostro esposto, non credo che il Comune abbia agito con superficialità. Anzi, il capitolato d’appalto, anche sotto la nostra pressione, è stato fatto bene con riferimenti ai cibi biologici e km zero. Il problema è che ci sembra che qualcuno non abbia rispettato le regole: su questo la procura ci dirà». (p.l.)
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