Donna entra in acqua e muore sul bagnasciuga

Inutili i tentativi di rianimarla davanti al marito al lido del Carabiniere La vittima, 76 anni, abitava in via del Circuito. È il secondo decesso in estate

PESCARA. Mentre era in acqua, al mare, si è accasciata ed è morta. Nonostante i soccorsi siano scattati immediatamente non c’è stato niente da fare per salvare Elisabetta Berardocco, una donna residente in via del Circuito, che solo pochi giorni fa aveva compiuto 76 anni. Il suo cuore ha smesso di battere in pochi istanti mentre stava trascorrendo un tranquillo sabato mattina in spiaggia con il marito.

A nulla sono valse le manovre di rianimazione praticate prima da un medico che si trovava lì in quegli istanti, e subito dopo dal personale sia della Croce rossa che del 118, i primi arrivati in bicicletta e gli altri in ambulanza. Le manovre, andate avanti per alcuni minuti, non hanno avuto l’effetto sperato e il corpo privo di vita della donna è stato trasportato all’obitorio.

Il tragico episodio si è verificato nel tratto di mare antistante il Lido del carabiniere e con la 76enne c’era il marito, Aurelio Santurbano, maresciallo in pensione e componente dell’associazione nazionale carabinieri, che ha assistito impotente ai tentativi dei medici di salvare la moglie. In quegli istanti, erano all’incirca le 10.35, la donna era appena entrata in acqua e si è lamentata con il marito perché dopo aver infilato i piedi in mare, senza peraltro allontanarsi dalla battigia, ha avvertito un po’ di freddo. Qualche minuto dopo si è accasciata ed è morta.

I primi ad accorrere in suo aiuto sono stati i bagnini Paolo Vittorio Terra e Lorenzo Carchesio, in forza al servizio salvataggio assicurato dalla Compagnia del mare, e in servizio rispettivamente negli stabilimenti Lido del carabiniere e Sette Pini - Maya. I due sono stati sollecitati dai bagnanti, che hanno notato il corpo della donna ripiegarsi su se stesso. Lo hanno recuperato e portato sulla battigia per capire che tipo di malore avesse avuto e tentare di salvarla. Il malore, però, è stato fulminante e non ha lasciato scampo alla 76enne. In spiaggia sono arrivati anche i carabinieri della compagnia di Pescara e il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Paolo Piccinelli, con il personale della capitaneria di Porto.

Il marito della donna, i figli Antonella e Pietro Paolo, i parenti e gli amici la saluteranno per l’ultima volta oggi pomeriggio, alle 16.30, nel corso della cerimonia funebre che sarà celebrata nella chiesa di San Panfilo di Spoltore, il paese dove era nata.

Quello di ieri è il secondo malore con conseguenze drammatiche che si verifica sulla spiaggia pescarese nel corso dell’estate. Il primo è avvenuto il 10 giugno, quando Agostino Colaiocco, che proprio quel giorno raggiungeva il traguardo degli 88 anni, si è sentito poco bene in acqua, vicino allo stabilimento Nettuno, e poi è morto durante il trasporto al Pronto soccorso. Anche in quel caso il cuore dell’uomo non ha retto e la morte è arrivata nel giro di una manciata di minuti. In molti, d’istinto, hanno temuto che ieri la temperatura elevata abbia avuto un peso importante. In realtà è stata una tragedia inevitabile, di fronte alla quale nulla si è potuto. Resta il dato di fatto che d’estate il caldo non aiuta gli anziani, dicono i medici.

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