Un'auto della polizia

PESCARA

Due nigeriani derubati, 39enne romeno in carcere

Notificata dagli agenti della squadra mobile l'ordinanza di custodia cautelare per lesioni e concorso in rapina. La polizia cerca anche un complice

PESCARA. Aggredì e rapinò, con un complice che attualmente è ricercato, due giovani nigeriani lo scorso 26 giugno. Protagonisti un romeno di 39 anni da tempo residente a Pescara, e un 24enne albanese, i quali poi fecero perdere le loro tracce. Le indagini, condotte dalla squadra mobile della questura di Pescara, sono state coordinate dal sostituto procuratore del Tribunale di Pescara, Silvia Santoro, che ha chiesto e ottenuto dal giudice delle indagini preliminari (gip), Antonella Di Carlo, l'applicazione della custodia in carcere per il 39enne, considerata la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per i reati di concorso in rapina, e lesioni volontarie, aggravati dai futili motivi e dalla recidiva. Ieri, agenti della mobile hanno dato esecuzione al provvedimento restrittivo. Agli arresti il 39enne, mentre il secondo rapinatore, non ancora rintracciato, è ricercato dalla polizia con possibili sviluppi nei prossimi giorni. Il romeno e il complice, due mesi fa, derubarono in pieno centro a Pescara, prima un 30enne e poi un 36enne, entrambi nigeriani. Quest'ultimo si era recato da un gruppo di giovani per chiedere chi fosse stato ad aggredire il suo connazionale, prima di essere a sua volta derubato. I due nigeriani furono medicati al Pronto soccorso dell'ospedale di Pescara e giudicati guaribili in 5 e 15 giorni.