E a Vasto le carte finiscono in Procura 

Il prefetto Barbato e i carabinieri consegnano documenti e verbali ai pm. Un’informativa verrà inviata anche a Chieti

VASTO. Il concerto di Jovanotti, saltato per motivi di sicurezza, finisce sul tavolo delle procure di Vasto e Chieti. Il clima resta incandescente dopo il no del comitato provinciale per l’ordine pubblico, che si è riunito tre volte in prefettura rilevando numerose carenze nella documentazione presentata da Comune e organizzatori per l’evento in programma a Vasto Marina il 17 agosto.
Ieri mattina il prefetto Giacomo Barbato e il colonnello Florimondo Forleo, comandante provinciale dei carabinieri, hanno consegnato al procuratore di Vasto Giampiero Di Florio tutti gli atti relativi al concerto. I militari dell’Arma, come già messo nero su bianco in una relazione di 19 pagine, ritengono che possano esserci profili «penalmente rilevanti» in alcuni atti amministrativi del Comune. Nel documento, inoltre, si parla chiaramente di un progetto che avrebbe comportato la paralisi della viabilità, con parcheggi carenti, violazioni ambientali e personale di controllo insufficiente. «Non è il tempo delle dichiarazioni ma delle azioni», ha detto Barbato lasciando palazzo di giustizia dopo poco più di un’ora. Di Florio ha aperto un fascicolo, per il momento senza indagati ed ipotesi di reato: sviluppi potrebbero esserci già nei prossimi giorni. I carabinieri hanno infatti depositato anche una seconda informativa, dopo quella arrivata a fine mese, sui lavori avviati a Fosso Marino, in un’area classificata dall’Autorità di bacino come «a pericolosità idraulica molto elevata».
Ma, nelle prossime ore, i carabinieri invieranno anche un’informativa alla procura di Chieti sulle pesanti dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Vasto Francesco Menna e dagli organizzatori in merito alle decisioni prese dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. «È stata una riunione più politica che strategica dove ho assistito a molte chiacchiere e pochi fatti», aveva dichiarato dopo il no in prefettura Maurizio Salvadori, amministratore delegato della Trident, la società che gestisce il tour di Jovanotti. «È chiaro che ho interloquito con persone che non hanno mai visto concerti di questo livello. Bisognava verificare prima le condizioni di idoneità e non arrivare alla data del 17 agosto». «Non c’è stata collaborazione da parte dei rappresentanti istituzionali del territorio», aveva invece detto Menna. «Mi sono reso disponibile ad una proficua collaborazione, ma dall’altra parte non ho trovato altrettanta disponibilità al dialogo. Tant’è vero che Salvadori, che è un galantuomo di altri tempi, ha dichiarato di non voler riproporre l’evento in provincia di Chieti».
Ieri mattina, dopo la bocciatura del comitato per l’ordine pubblico, si è comunque riunita la commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Nonostante la tappa cancellata, infatti, il Comune ha inviato nuova documentazione per rispondere alle osservazioni arrivate nel corso del precedente incontro. La commissione è stata aggiornata al prossimo 14 agosto.