Elezioni comunali in Abruzzo, la carica dei candidati: tutti in corsa per un posto

Centinaia di liste e migliaia di aspiranti consiglieri nei 50 enti locali chiamati al voto l’11 giugno. Ultimi giorni per la raccolta delle firme. Ma è già campagna elettorale

PESCARA. Si sente dire: ma chi ha più voglia di fare il sindaco? Chi ha ancora il coraggio di rischiare la salute, la reputazione e la fedina penale per un’indennità da fame e un lavoro di tanti pensieri e poche soddisfazioni? Ebbene, dietro la porta dei partiti e dei movimenti la fila sembra ancora lunga. I candidati non mancano. E le liste si moltiplicano. Saranno almeno 200 quelle che verranno presentate il 13 maggio. I candidati dieci volte tanto.
L’11 giugno si voterà in 50 comuni abruzzesi (in Italia saranno 1.027). Alle urne andranno 269.850 elettori su una popolazione di 284.666 residenti (in Italia gli elettori saranno 9 milioni 282 mila, un buon test per i partiti).

È Montelapiano in provincia di Chieti il comune con il minor numero di votanti (158 su una popolazione di appena 80 residenti, evidentemente metà paese è emigrato mantenendo la residenza nel luogo d’origine). Il più grande è L’Aquila con 59.875 votanti su 66.964 abitanti.

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Nei sei comuni al di sopra dei 15mila abitanti (L’Aquila, Avezzano, Martinsicuro, Spoltore, Ortona, San Salvo) si voterà col doppio turno nel caso in cui nessuno dei candidati superi il 50% più uno dei votanti. Un caso particolare è quello di Martinsicuro che entra per la prima volta nel club dei comuni a doppio turno avendo superato da poco i 15 mila residenti.
Le liste le leggeremo nel pomeriggio del 13 maggio, quando, alle ore 12, scadranno i termini e cominceranno i giochi. Pochi i simboli di partiti, molte le civiche. Un’esplosione di civiche. Dovuta alla particolarità del voto amministrativo, molto legato alle dinamiche locali, alla crisi dei partiti tradizionali, a motivi di convenienza.

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È il caso delle liste degli agenti di polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, che sono immancabilmente presenti in tutte le tornate amministrative, in particolare nei comuni più piccoli (i candidati appartenenti alle forze dell’ordine hanno il diritto a un permesso di un mese per partecipare alla campagna elettorale). Nel 2016 divenne un caso nazionale Carapelle Calvisio, il più piccolo Comune dell'Aquilano, dove a fronte di 85 abitanti si presentarono sei candidati sindaci e 48 candidati alla carica di consigliere. A destare clamore, oltre alla percentuale tra votanti e candidati, anche la presenza di tre liste nelle quali erano confluite le candidature di rappresentanti delle forze dell'ordine (agenti di custodia). Tra le sfide più interessanti dal punto di vista politico quella dell’Aquila, chiamata a sostituire il sindaco Massimo Cialente, arrivato alla conclusione dei due mandati, e quello di Ortona dove si consuma una spaccatura senza precedenti all’interno del Pd: tre dei sei candidati appartengono a quell’area (Rinaldo Veri, Gianluca Coletti, Giorgio Marchegiano).
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