L'EDITORIALE

Elezioni, crisi Pd e la corsa al seggio

Parlamentari che continuano ad abbandonare. Pezzi di partito che si muovono verso nuovi orizzonti. La perdita di consensi e di leadership che sta investendo il Pd sembra non conoscere limiti. Fibrillazione anche in Abruzzo

Parlamentari che continuano ad abbandonare. Pezzi di partito che si muovono verso nuovi orizzonti. La perdita di consensi e di leadership che sta investendo il Pd sembra non conoscere limiti: ogni giorno una brutta notizia, ogni giorno una nuova croce. Se ne va persino la deputata cugina di Matteo Renzi, il segretario ed ex premier che solo un paio di anni fa prometteva di guidare il partito oltre il 40 per cento, magari verso l'agognata maggioranza assoluta. Invece eccoci agli ultimi sondaggi che gli assegnano un modesto 26% ma con il concreto rischio di ulteriori consistenti perdite in vista delle elezioni politiche. Davvero uno scenario da incubo per Renzi. Un Pd forte, radicato nel territorio e tendenzialmente maggioritario in Parlamento poteva essere una garanzia per l'intero sistema. Capace magari di determinare qualificate maggioranze alle Camere e di dare un governo affidabile all'Italia. Così invece il rischio instabilità diventa sempre più concreto. La crescente frantumazione politica, la nascita di nuove sigle nell'area di centrosinistra, la mancanza di coesione nel centrodestra e l'impossibilità per il M5s di guadagnarsi la maggioranza parlamentare annunciano già le difficoltà di avere nella prossima legislatura un quadro di decente governabilità.

Questo quadro in continuo sommovimento, con gli schieramenti e i partiti che si rimescolano, comincia a mettere in fibrillazione anche l'Abruzzo. Dove ci si prepara già alla grande battaglia per i seggi. Sarà una partita molto complicata che, tra politiche ed elezioni regionali del 2018, si spera riesca almeno a sfornare dirigenti e rappresentanti politici all'altezza dei problemi e delle aspettative della regione. Che farà il governatore Luciano D'Alfonso? Si candiderà in Parlamento o resterà al suo posto in attesa di lanciare il guanto di sfida per un secondo mandato? E quanti sono i consiglieri regionali pronti a muoversi per conquistare un posto in lista per Roma? Ecco delle domande alle quali cercheremo di dare una risposta nei prossimi giorni. Per capire a quale destino va incontro il governo regionale e, soprattutto, in che modo e con quali prospettive di successo potranno essere affrontate le tante questioni aperte in Abruzzo e che toccano, dalle infrastrutture ai servizi, aspetti fondamentali della vita dei cittadini.