Erika Alessandrini: no alle svendite Baldini: sì al verde

Gianluca Baldini, candidato sindaco del fronte sovranista “Riconquistare l’Italia” auspica che il futuro dell’area di risulta della stazione centrale non diventi «uno strumento nelle mani dei partiti...

Gianluca Baldini, candidato sindaco del fronte sovranista “Riconquistare l’Italia” auspica che il futuro dell’area di risulta della stazione centrale non diventi «uno strumento nelle mani dei partiti per fare campagna elettorale». Piuttosto, invita tutti i candidati sindaco “a salvare quanto di buono è stato fatto, mettendo in piedi un progetto concertato per disegnare insieme il più grande spazio libero d’Italia posizionato nel centro città». «Il progetto dell’amministrazione Alessandrini non è da buttare», è il commento di Baldini, «mi piace la creazione di un nuovo, grande parco collegato agli altri parchi urbani attraverso la direttrice della strada parco che prosegue fino allo stadio, utilizzando corso Vittorio e via Marconi come infrastruttura dedicata alla mobilità dolce, anche con un’estensione maggiore. Tuttavia bisogna limare qualcosa in termini di spesa, eliminando la realizzazione dei parcheggi interrati, che non è un’ipotesi realisticamente realizzabile vista la vicinanza con il mare e preferendo piuttosto i silos, ma con spazi minori per la sosta. Bene la disseminazione di verde urbano, che riprende il vecchio concetto di città-giardino e la nuova concezione di urban forex, non solo per donare decoro urbano e rendere più bella la città, ma soprattutto per una questione di purificazione dell’aria e regolazione del microclima». «Invece la parte di progetto che critichiamo», aggiunge Baldini, «è il partenariato fra pubblico e privato perché per noi i project financing sono il male in quanto sottraggono fonti di finanziamento ai Comuni per regalarli ai privati e quadruplicare i loro introiti grazie all’aumento sproporzionato delle tariffe per la sosta e l’aumento di spazi destinati al commerciale». Oltre al parco, Gianluca Baldini vedrebbe di buon occhio nell’area di risulta una biblioteca «ampia, moderna, con aule studio spaziose dotate di tutti i comfort, un archivio per i libri e un’area polifunzionale da utilizzare per finalità culturali, artistiche e ricreative, per ospitare convegni e iniziative delle associazioni».
Le stesse domande sono state rivolte anche alla candidata sindaco del Movimento 5 stelle, Erika Alessandrini: «Siamo stati sempre contrari alla svendita e privatizzazione dell'area di risulta che avrebbe comportato un danno per la città», ricorda Alessandrini, «il Movimento 5 stelle realizzerà un masterplan che metterà a sistema tutte le aree strategiche della città come quelle dell'ex Cofa, dell'ex Fonderia Camplone, del Lungofiume, compresa l'area di risulta. Ciò avverrà attraverso un processo partecipato che coinvolgerà tutti i cittadini e portatori di interesse e che analizzerà le esigenze naturalistiche, culturali e di mobilità trovando la giusta vocazione per ogni area».
Gianni Teodoro della Lista Teodoro, contattato più volte dal Centro, non è risultato reperibile. (y.g.)