Esuberi Honda Legnini: utilizzare la legge Passera

Castiglione: l’azienda ha escluso delocalizzazioni Si mobilitano i sindaci del comprensorio

ATESSA. È solidarietà unanime nella Val di Sangro con i 303 lavoratori Honda che rischiano il licenziamento. Per lunedì il sindaco di Atessa Nicola Cicchitti ha convocato una riunione urgente con i sindacati per discutere del piano Honda, mentre proprio oggi le rappresentanze sindacali prendono parte ad un nuovo tavolo con la dirigenza aziendale. Il vice sindaco di Lanciano Pino Valente ha promesso di convocare al più presto un tavolo di confronto con i sindaci del comprensorio, Provincia, Regione e dirigenza aziendale della Honda: «E' necessario buon senso e umanità» invoca «le persone non sono numeri». Il capogruppo del Pdl nel comune di Lanciano, Manlio D'Ortona ha preso contatto con i vertici regionali «ricevendo rassicurazioni su un immediato intervento per cercare di scongiurare lo spettro dei licenziamenti». «E' fondamentale lavorare insieme» precisa «e che la politica torni a dare soluzioni a problemi gravissimi: la Val di Sangro non deve tornare la Valle della morte». Anche i Verdi ribadiscono la difesa del lavoro. «Honda è sul territorio da 40 anni» scrive la coordinatrice di Lanciano Miriam Casturà non dovrebbero essere solo i lavoratori a scioperare, ma tutti noi dovremmo muoverci al loro fianco».

Preoccupato il senatore del Pd Giovanni Legnini: «È giunto il momento di superare la fase delle parole e dei buoni propositi e istituire una vera e propria unità di crisi, con la partecipazione di tutti i livelli istituzionali e l’obiettivo di coinvolgere pienamente il governo Monti». Per Legnini. «L’Abruzzo ha il diritto ed il dovere di reagire subito con forza e determinazione, perché aziende come Honda, Pilkington, Burgo e le tante altre che già sono entrate nella fase di crisi, trovino le ragioni e la convinzione di restare nella nostra regione. Si cominci dando subito seguito alla proposta di Camillo d’Alessandro sul Consiglio regionale straordinario e la rimodulazione dei Fas e si chieda con forza di ricorrere al nuovo strumento previsto nel decreto Passera, il “Piano di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa”.

Il vicepresidente della Giunta Regionale Alfredo Castiglione rassicura: «I vertici dell’azienda hanno dichiaratamente ed inequivocabilmente espresso l’impegno a non delocalizzare alcun processo produttivo, e come Regione Abruzzo faremo la nostra parte affinchè, oltre alla salvaguardia della maggior parte possibile dei posti di lavoro, avvenga anche un’adeguata valorizzazione delle competenze, un rafforzamento del capitale umano presente in azienda e un’assicurazione sul consolidamento dell’intera filiera locale, in termini d’indotto e di subfornitura». «L’azienda» prosegue Castiglione, «ci ha già confermato il proprio impegno, anche di natura economica, per supportare tutti i passaggi necessari alla risoluzione di questa crisi, ribadendo che la volontà assoluta è di dare continuità all’investimento in Abruzzo, anche attraverso la fattiva partecipazione al progetto del Campus Automotive».

Daria De Laurentiis

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