«Ex Cofa, 30 giorni per la bonifica»

Ultimatum di Lerri a Mascia. Acerbo: «Subito la messa in sicurezza»

PESCARA. «Smantellare l'eternit, bonificare l'area, disinfestarla, sfalciare l'erba e prendere anche in considerazione di abbattere quei capannoni, che non servono a nulla e sono ormai dei ruderi. Ma basta con le parole, l'intervento deve essere fatto subito». E' un sunto della relazione del consigliere Nico Lerri, presidente della commissione Ambiente, che domani sarà consegnata al sindaco Luigi Albore Mascia.

La bonifica dell'ex Cofa, l'ex mercato ortofrutticolo - 4 ettari sulla riviera di Porta Nuova - è diventata «urgente», come spiega il presidente a cui però, adesso, preme uscire dalla diatriba tra Comune e Regione, tra chi debba occuparsi di ripulire quella discarica a cielo aperto pericolosa per la presenza dell'eternit. «Chiederò al sindaco di girare subito quella relazione alla Regione, al presidente Gianni Chiodi, sottoforma di ultimatum: entro trenta giorni, la Regione deve bonificare l'area. Se non vorrà farlo, allora se ne occuperà il Comune di Pescara presentando alla fine il conto alla Regione». Lerri chiede quindi al sindaco di farsi da intermediario con la Regione e di sposare l'ultimatum che fissa in 30 giorni l'intervento di bonifica. «Una vicenda», conclude il presidente, «che va avanti da troppo tempo e che deve arrivare a una conclusione. Anche perché tanti tecnici, almeno quattro, hanno confermato che quell'eternit che si sta sbriciolando è dannoso».

Anche il consigliere regionale e comunale Prc Maurizio Acerbo è stanco delle liti tra Comune e Regione. «E' incredibile lo scaricabarile tra Comune e Regione, entrambi in mano al centrodestra. Possibile che non siano nemmeno capaci di mettere catene e lucchetti ai cancelli? Ed è così difficile», si domanda ancora Acerbo, «ripulire dei capannoni?». Gli ultimi dati ufficiali sull'eternit risalgono al 2006, quando la Asl di Pescara, riportando le rilevazioni dell'Arta, constatò che «l'eternit era in buono stato e non sprigionava polveri pericolose».

«Certo», prosegue Acerbo, «la rivelazione è del 2006 ma non capisco perché si debba alimentare una psicosi da bomba ecologica, invece che provvedere con una nuova rilevazione come previsto dalla legge». Infine, i consiglieri Pd Moreno Di Pietrantonio ed Enzo Del Vecchio intervengono ancora sulla diatriba tra Regione e Comune sulla bonifica e dicono: «La responsabilitù è della Regione Abruzzo e il Comune continua nella perenne finzione di "cadere dalle nuvole" su ogni argomento. Così, il nostro invito al sindaco di Pescara è quello di sottoporre la questione della bonifica al difensore civico regionale, Giuliano Grossi».

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