Falsi esami universitari, ex prorettore in aula 

Sargiacomo testimone il 1° luglio al processo per corruzione che vede imputato l’ex sindaco di Manfredonia

PESCARA. Sfilano gli ultimi testimoni della difesa nel processo per i falsi esami alla D'Annunzio che vede sul banco degli imputati l'ex sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, l'imprenditore pugliese, Michele D'Alba e Joelle Touitou, compagna del professor Luigi Panzone che per le stesse vicende ha già definito la sua posizione. Il collegio difensivo ieri ha ascoltato alcuni ex studenti della facoltà di Scienze manageriali in relazione al fatto che, sovente, gli esami venivano verbalizzati anche mesi più tardi. Nello specifico, si è parlato ieri dell'esame di matematica del professor Visini che si tenne a febbraio del 2012 e venne verbalizzato il 16 giugno. E' stato ascoltato anche il consulente della procura, Davide Ortolano, che aveva eseguito una ricerca sul computer dell'imputato Riccardi per verificare se vi era l'annotazione, in data 24 settembre 2011, di un esame da sostenere, appunto di matematica. Ma il perito avrebbe fatto una ricerca specifica su "matematica per l'economia", così come gli era stato richiesto dalla procura, che aveva dato esito negativo, e non anche sulla voce "matematica" e basta. Da qui la decisione dell'accusa (pm Tommolini) di far integrare questa ricerca e dunque di non ascoltare più l'imputato Riccardi, il cui interrogatorio era stato appunto fissato per ieri. Tutto è quindi rinviato alla prossima udienza del primo luglio, quando, dopo aver ascoltato l'ultimo teste, l'ex prorettore Massimo Sargiacomo, verrà interrogato l'ex sindaco di Manfredonia. Secondo le accuse, i due studenti lavoratori sarebbero stati agevolati nel superamento di alcuni esami: da qui le contestazioni di corruzione. Ma la posizione di D'Alba, in particolare, potrebbe essere rivista dal collegio alla fine della istruttoria, in quanto i giudici d'appello, che hanno ridotto la pena a Panzone, lo hanno anche assolto da un episodio di corruzione, che è poi l'unico capo di imputazione che viene oggi contestato a D'Alba. Bisognerà vedere che cosa deciderà la difesa dell'imprenditore (avvocato Ugo Di Silvestre): se ottenere una assoluzione nel merito dai giudici pescaresi, o far presente la decisione dei giudici aquilani su quell'episodio. (m.cir.)