Famiglie, ecco gli 11 bonus da sfruttare 

Dagli sconti per i libri scolastici e i contributi alle neo mamme fino agli aiuti per pagare bollette, rifiuti urbani e asili

PESCARA . Tasse, bollette, spese per la scuola. Sono le famiglie italiane il vero motore dell’economia, se è vero com’è vero che il 60% del Pil è costituito dai loro consumi. Una mano lo Stato la dà, soprattutto ai nuclei con reddito più basso.
Vediamo quali sono, attualmente, gli undici “aiuti” pensati per le famiglie.
BONUS BEBÈ. Si tratta di una somma che viene erogata in favore delle mamme per tutto il primo anno di vita del bambino. L’importo varia da 80 a 160 euro al mese in base a reddito Isee posseduto, che non deve essere superiore a i 26mila euro annui. Possono usufruirne anche le famiglie che decidono di adottare un bimbo. Le domande vanno inoltrate entro il 31 dicembre all’Inps, attraverso procedura telematica. Chi ha un secondo figlio ha diritto a un incremento del 20%.
REDDITO DI CITTADINANZA. È la misura “bandiera” del governo giallo-verde, pensata per dare una chance alle famiglie in stato di povertà. Gli importi variano da un minimo di 40 euro mensili a un massimo di 780 a persona. Una somma che va moltiplicata per un coefficiente di equivalenza in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Lo possono richiedere i cittadini italiani, europei o extracomunitari residenti in Italia, in via continuativa, da almeno 10 anni, con reddito Isee non superiore a 6mila euro l’anno, che diventano 9.300 se si vive in affitto. La domanda ava presentata all’Inps, sempre con modalità telematica, oppure al patronato.
ASSEGNO FAMILIARE. È una somma che viene erogata nella busta paga di lavoratori dipendenti (o nella pensione). Viene calcolata in base a una tabella che tiene conto del reddito percepito e del numero di familiari conviventi a carico, compresi i figli maggiorenni. Anche i nipoti in linea retta possono ricevere il benefit, purché conviventi con il nonno o il bisnonno. Si va da un minimo di 137 euro a 2300 euro l’anno. Gli importi vengono rivisti periodicamente in base agli aggiornamenti del paniere Istat dei beni di consumo. La domanda, da aprile 2019, va presentata direttamente all’Inps.
BONUS FAMIGLIA 2019. Sempre nel settore legato ai carichi di famiglia, c’è il Bonus 2019. Si tratta di un assegno di 800 euro che viene concesso una tantum alle donne a partire dal settime mese di gravidanza. È una misura pensata per alleggerire le spese che le famiglie sostengono quando arriva un bebè, per la quale non è richiesto alcun requisito reddituale. Può essere richiesta all’Inps utilizzando il modulo telematico sul sito dell’istituto, purché in possesso del codice Spid (identità digitale).
ASSEGNO DI MATERNITÀ. Anche questa è una misura pensata per dare una mano alle mamme (e anche ai papà), che siano lavoratrici, disoccupate, in Naspi, o che siano state licenziate, e a chi ha un lavoro precario. Si tratta di una somma di 338 euro al mese che viene pagata dallo Stato Requisiti. Dura cinque mesi, e la domanda va presentata all’Inps entro sei mesi dalla nascita (o dall’adozione) del bambino.
BONUS ASILO NIDO. Si tratta di un sostegno per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati, e di forme di assistenza domiciliare, in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche. Da quest’anno la cifra massima ottenibile è salita a 1500 euro l’anno. Non ci sono limiti di reddito ma bisogna dimostrare le spese sostenute per le rette al bimbo al nido.
CANONE RAI. Uno dei tributi più odiati dagli italiani, che lo hanno beatamente evaso fino a quando il governo Renzi non lo ha caricato, a rate, sulle bollette elettriche. È prevista tuttavia l’esenzione dal pagamento del canone per coloro che non hanno il televisore (e che devono presentare un’autodichiarazione), se si hanno più di 75 anni e un reddito inferiore a 8mila euro annui. La richiesta si inoltra all’Agenzia delle Entrate entro il 29 giugno.
BONUS LUCE, GAS E ACQUA. Consente un risparmio dal 15 al 30% sulla bolletta delle varie utenze, ma bisogna dimostrare di possedere un reddito Isee inferiore a 8mila euro. La richiesta per ottenere il bonus va presentata al Caf.
TARI. In caso di provata difficoltà economica è possibile richiedere al comune di residenza di essere esentati dal pagamento della tassa sui rifiuti. Se la domanda viene accolta l’esenzione è totale, ma per poter usufruire del bonus è necessario che lo stesso comune abbia già approvato, in precedenza, una delibera che prevede l’esenzione dal tributo dei nuclei familiari in difficoltà.
CANONE TELECOM. Si tratta di condizioni agevolate, stabilite dall’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (Agcom) per consentire l’accesso alla rete fissa; le agevolazioni sono riservate ai clienti con basso reddito e applicabili alla sola offerta Voce di Tim, il gestore attualmente incaricato di garantire la fornitura del “Servizio universale”. è prevista una riduzione del 50% del canone che diventa così di 9,44 euro. Hanno diritto all’agevolazione solo i clienti con reddito Isee del nucleo familiare non superiore a 8.112,23 euro annui.
BONUS LIBRI. È una facilitazione che oscilla da 150 a 300 euro per studente, purché la famiglia non superi la soglia del reddito Isee stabilita dal singolo comune. Anche in questo caso l’ente deve aver approvato una delibera che prevede il rimborso.