Folla di ragazzi per l’ultimo saluto alla donna morta nell’incidente 

Oltre duecento persone hanno riempito la chiesa di Sant’Agostino per l’addio a Paola De Sanctis Il marito è ancora ricoverato in ospedale dopo lo scontro fatale in moto domenica scorsa a Silvi

CITTÀ SANT’ANGELO. Tante persone, almeno 200, hanno partecipato ai funerali di Paola De Sanctis, la donna di 60 anni residente a Città Sant'Angelo, morta domenica mattina in un incidente stradale a Silvi, mentre era in moto con il marito Carlo.
È stata una cerimonia composta e silenziosa quella celebrata nella chiesa di Sant'Agostino a Città Sant'Angelo Marina, caratterizzata dalla presenza di molti ragazzi, amici dei suoi due figli, Maurizio e Alessandro, presenti in chiesa insieme ai fratelli della donna Vincenzo e Stefano.
Durante l'omelia don Nelson Cipollone l'ha voluta ricordare per la sua bontà e per la disponibilità: «Come mi hanno raccontato le persone a lei care, era una donna a cui piaceva la vita e la compagnia. Spesso e volentieri organizzava cene in casa per trascorrere del tempo insieme ai suoi amici. La casa è il posto più intimo per ognuno di noi, e volerlo aprire e condividere con gli altri è segno di grande bontà e generosità».
Poi ha esortato gli amici della donna a rimanere vicini alla famiglia in questo momento di difficoltà: «Chi le ha voluto bene adesso deve stare vicino al marito, ai figli e ai famigliari. La morte è un evento che nessuno di noi può prevedere, per la quale non si è mai pronti, ma occorre essere forti quando accade e saper reagire. Per questo bisogna trovare la forza per andare avanti e il calore e l'affetto rappresentano sempre una base solida da cui ripartire».
Oltre che per Paola, don Nelson ha voluto rivolgere una preghiera anche a suo marito, ancora ricoverato all'ospedale Mazzini di Teramo.
Occhi lucidi, occhiali a coprire le lacrime, abbracci e un clima mesto hanno accompagnato l'uscita del feretro dalla chiesa dopo quasi un'ora di funzione, chiusa con la benedizione della bara, addobbata con fiori freschi.
All'uscita, nessuno è andato via. Tutti i presenti hanno atteso l'ultimo saluto da parte del sacerdote, per poi stringersi in maniera composta intorno alla famiglia. Anche quando il carro funebre si è allontanato, i famigliari sono rimasti ancora per qualche minuto in mezzo ad una folla rimasta molto discreta durante tutto il pomeriggio, per raccogliere gli ultimi abbracci commossi.
Tra i molti presenti anche la famiglia Saquella, con Bianca, Enrico e Arnaldo che hanno partecipato all'intera funzione. Paola infatti ha lavorato a lungo con l'azienda pescarese, che l'ha voluta omaggiare nel giorno del saluto.
Tra non molto avrebbe dovuto iniziare una nuova esperienza lavorativa, ma il destino ha avuto un progetto diverso.
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