L'addio a Pianella

Frontale sull'Asse attrezzato, oggi i funerali di D'Amico

Moreno D’Amico, il 47enne di Castellana di Pianella, è morto nell'incidente avvenuto ieri sull'Asse attrezzato imboccato contromano. Nell'incidente è morto anche l'autista della Gtm Roberto Gagliardone, 47 anni di Alanno. Le esequie di D'Amico oggi alle 15 nella chiesa di Santa Maria Lauretana. Quelle di Gagliardone si svolgeranno domani mattina

PIANELLA. Non ce l’ha fatta il 47enne Moreno D’Amico, di Castellana di Pianella, a salvarsi dal secondo spaventoso incidente stradale che gli è capitato a distanza di quattro anni. La prima volta ha rischiato la vita sulla strada statale 602 a Spoltore nel 2011, quando una mattina di maggio, sempre all’alba, perse il controllo della sua auto e andò a schiantarsi contro il guard-rail che tagliò in due l’abitacolo. In quella circostanza il destino fu comunque benevolo e D’Amico se la cavò riportando gravissime lesioni, ma alla fine guarì e del terribile incidente rimase solo il brutto e scioccante ricordo di un appuntamento sfiorato con la morte. Invece, ieri, sull’asse attrezzato non ha avuto scampo: D’Amico è morto sul colpo, incastrato tra lamiere accartocciate della Suzuki che un’amica gli aveva prestato per una serata a Pescara e che sulla strada del ritorno verso Pianella ha guidato contromano sul raccordo autostradale fino a schiantarsi contro la Lybra e a provocare la morte dell’altro conducente, Roberto Gagliardone, preso in pieno mentre andava a lavorare a Pescara.

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È questa la tragica fine di un uomo che nella vita non se l’è mai passata troppo bene. Moreno D’Amico era disoccupato, si arrangiava ogni tanto con dei piccoli lavori che gli capitavano per sbarcare il lunario, non riuscendo a vivere solo con la pensioncina d’invalidità civile che percepiva per le conseguenze dell’incidente del 2011. Il lavoro l’aveva perso proprio nel periodo del grave infortunio. Fino ad allora, per alcuni anni, aveva fatto il panettiere. Aveva cominciato a lavorare da adolescente perché la scuola non gli piaceva e così, dopo le medie che non aveva nemmeno finito, si era messo in testa di imparare un mestiere, ma senza mai trovare un’attività che lo soddisfacesse pienamente.

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Chi l’ha conosciuto bene racconta di un uomo dalla personalità inquieta, che viveva alla giornata, un’esistenza scandita da alterne e sfortunate vicende. «Sono molto dispiaciuto, lo conoscevo da quando eravamo ragazzini, siamo andati a scuola insieme, alle medie, erano anni felici e spensierati», ricorda il sindaco Sandro Marinelli, «poi ci siamo persi di vista, presi ognuno dai nostri impegni, ma sono rimasto sconvolto quando ho saputo della tragica morte. Un incidente terribile in cui si sono spezzate due vite ancora giovani». D’Amico, che viveva da solo nella palazzina di famiglia lascia la moglie Gianna, la figlia Vanessa di 19 anni, il padre Dionino e i fratelli Graziano e Agostino, grandi lavoratori, uno fabbro, l’altro pittore edile, molto conosciuti a Pianella. La famiglia aveva vissuto un grave lutto lo scorso agosto, con la morte della madre di Moreno. Oggi alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria Lauretana i suoi funerali.

Gabriella Di Lorito

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