Giochi 2009, le spese finiscono in tribunale Da quasi tre anni c'è un esposto di Codici

I conti dei giochi de Mediterraneo sono all'attenzione della magistratura. Il segretario provinciale di Codici Pettinari: "Da tempo attendiamo un riscontro. Stiamo pensando anche a un’interrogazione parlamentare"

PESCARA. I costi dei Giochi del Mediterraneo sono da quasi tre anni all'attenzione della magistratura. Codici, associazione per i diritti del cittadino, ha depositato un esposto denuncia il 29 gennaio 2009 «nei confronti di tutti coloro ritenuti responsabili per il reato dell'articolo 323 del codice penale (abuso d'ufficio ndr) e per tutti i reati che saranno ravvisati».

Codici ha fatto riferimento al bilancio di previsione di quell'epoca, che indicava in 36.850.000 euro la somma necessaria per lo svolgimento della kermesse sportiva pescarese.

«Su segnalazione di alcuni cittadini, abbiamo ravvisato diverse anomalie nella gestione di alcuni aspetti dei Giochi del Mediterraneo», dice Domenico Pettinari, segretario provinciale di Codici, associazione con 1.700 iscritti in Pescara e provincia, 3.000 in Abruzzo e più di 30.000 in Italia. «Siamo delusi dal fatto di non aver ottenuto nessun riscontro finora. Generalmente, per un esposto-denuncia di questo tipo, un pubblico ministero ci impiega una manciata di mesi per decidere se archiviare a chiedere il rinvio a giudizio. I nostri avvocati hanno accertato di recente che la pratica è ancora in istruttoria. Andremo comunque avanti e ci opporremo all'eventuale archiviazione. Se sarà necessario, attiveremo altre forme di denuncia. Stiamo pensando a un'interrogazione parlamentare».

I costi dei Giochi del Mediterraneo sono destinati a far discutere a lungo. Soprattutto per quanto riguarda la voce stipendi, che da sola ha assorbito la bellezza di 8.000.000 di euro. Nel lungo elenco degli abruzzesi che hanno guadagnato grazie a Pescara 2009, spiccano politici, professionisti vari e persone più o meno riconducibili al mondo dello sport. La parte del leone l'ha fatta Mario Di Marco, ora liquidatore del Comitato organizzatore, che ha percepito più di mezzo milione di euro. Tra i nomi noti, spicca quello di Leo Brocchi, consigliere comunale di opposizione al Comune di Montesilvano che, tra il 2008 e il 2009, in qualità di lavoratore autonomo, ha percepito 95.500 euro. C'è, poi, Ricardo Chiavaroli, consigliere regionale del Pdl, remunerato con poco meno di 42.000 euro nel triennio 2007-2009. Non se l'è passata male neppure lo sportivo Silvano Seca, che ha sfondato quota 80.000 euro. Certo, poca roba rispetto a Ligia Di Giulio, nelle cui tasche Pescara 2009 ha lasciato la bellezza di quasi 220.000 euro.

Un paio di giorni fa, il consigliere comunale Giovanni Di Iacovo ha depositato in Comune un'interrogazione al sindaco Di Pescara Albore Mascia e all'assessore allo Sport Ricottaper avere lumi sull'enorme spesa per i Giochi del Mediterraneo e sapere «per quale motivi gli stipendi del 2008 sono raddoppiati nel 2009». In molti hanno storto il muso guardando le cifre spese per le cerimonie d'apertura e di chiusura di Pescara 2009. Quanti ragazzi disabili avrebbero potuto fare sport se quei 2.500.000 euro fossero stati destinati a loro?

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