Giunta, la Lega non fa sconti: stop a Forza Italia, Udc e Zelli 

Gli alleati chiedono un assessorato (gli azzurri due) ma Bellachioma li gela: a me quattro Giovedì sera la riunione ma i tempi della proclamazione si allungano. E Iampieri spera

PESCARA. Non c’è e non ci sarà posto per tutti nella nuova giunta regionale di Marco Marsilio finché la Lega non farà un passo indietro. Ma Giuseppe Bellachioma, coordinatore regionale del Carroccio che parla per nome di Salvini, dichiara al Centro che non ha alcuna intenzione a rinunciare a uno dei quattro assessori e alla presidenza del consiglio regionale. Agli alleati, che chiedono spazio, restano solo due posticini. Ecco il quadro con cui Marsilio deve fare i conti.
PARLA BELLACHIOMA. «Nessun tavolo è stato convocato ma ho detto agli altri leader dei partiti di sbrigarsi perché non c’è tempo da perdere. L’unica cosa che non voglio è quella di dare l’impressione che litighiamo per le poltrone. Giovedì sera, io e Nazario Pagano ci vedremo (ci saranno anche gli altri, ndr) in modo che per venerdì prenderemo una decisione. Ma resto fermo sui numer: 4 assessori più la presidenza del consiglio regionale. Quattro interni o tre interni e uno esterno è lo stesso. Solo su questo punto non pongo alcun divieto».
IL PIANO DI PAGANO. «Esiste un accordo nazionale federativo tra Antonio Tajani e Lorenzo Cesa che verrà calato a livello regionale. Significa che Forza Italia e Udc hanno un pacchetto di quattro consiglieri. Il che si traduce in due assessorati che vanno a Forza Italia. Mi sembra evidente. Ma il vero tema è un altro: a chi toccherà l’assessorato esterno?».
CESA CONFERMA. «In un incontro con il presidente Tajani abbiamo deciso una trattativa comune in Abruzzo dove ci sarà una sorta di laboratorio dell’alleanza alla quale stiamo lavorando, propedeutica alle europee tra Fi e Udc con la lista L’Altra Italia, nella quale confluiranno le formazioni che fanno riferimento al partito Popolare».
GIANLUCA ZELLI NON CI STA. «Azione Politica ha la possibilità di rappresentare la regione con un consigliere eletto all’Aquila e un assessore per la costa. Chiediamo un posto in giunta, è ovvio che ci tocca. Stiamo lavorando su un assessore esterno. Potrò essere io? Questo non lo so. A Forza Italia e Udc dico però che il loro patto nazionale non ha alcuna incidenza regionale. L’accordo in Abruzzo fatto con Marsilio è un altro: l’Udc non farà parte del governo regionale. Se si fèderano non diventano quattro perché l’Udc vale zero come ruolo di governo. Sono stati scorretti prima, al momento della composizione delle liste, e continuano a esserlo. Ma la loro strada non porta da nessuna parte. Alla Lega invece dico che bisogna tener conto anche del peso degli assessorati. Il numero dev’essere proporzionato anche alle deleghe. La Lega non può avere tutto. Deve scegliere fra tre assessori con deleghe determinanti o quattro con deleghe meno pesanti perché rappresenta il 60% non il 100% della coalizione».
FDI ED ETEL SIGISMONDI. «Penso che sarà una giunta con un assessore esterno. Quando ci vedremo riusciremo a ragionare sulle sette posizioni, cioè gli assessorati e la presidenza del consiglio. Ritengo però che Fratelli d’Italia debba avere un assessore. Sono convinto che riusciremo a ragionare anche tenendo presente il peso delle deleghe. Il ragionamento sui nomi verrà fatto però dopo la proclamazione degli eletti. A noi risultano gli eletti decretati dal ministero dell’Interno a meno che non ci siano novità dai riconteggi».
INFINE IAMPIERI. Sulla proclamazione il forzista Emilio Iampieri, che potrebbe scalzare Mauro Febbo, dichiara: «I conti mi confermano che ho ragione ma bisogna attendere la proclamazione. Finora però solo il tribunale di Teramo ha trasmesso i dati alla Corte d’Appello che è pronta ma non può ancora fare insediare la commissione elettorale». I tempi quindi si allungano.
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