Giunta, salta l’ultimo accordo

Teodoro resta fuori, oggi la squadra a 11: la terza donna è Elena Seller.

PESCARA. Non è servito neppure l’ultimo tentativo, portato avanti in extremis dal sindaco Luigi Albore Mascia, per far rientrare la decisione di Gianni Teodoro di restare fuori dalla squadra di governo. La giunta sarà a undici, ma per i dissidenti la porta resta aperta. «La riunione non è finita, ma è stata aggiornata. Aspetto comunicazioni nelle prossime ore» ha detto Teodoro al termine di un incontro fiume, ieri pomeriggio, a Palazzo di città, in un clima di nervosismo per un ritardo che rischia di essere incomprensibile ai cittadini. Ma mentre il sindaco e i partiti della coalizione cercano un accordo, la decisione di presentare la giunta è presa: i nomi, che avrebbero dovuto essere resi noti ieri, saranno ufficializzati oggi.

L’unico sfuggito finora alle anticipazioni di stampa è quello di Elena Seller, dirigente di banca, storica militante di Pescara Futura- Rialzati Abruzzo, indicata dopo la rinuncia di Barbara Cazzaniga, titolare dell’omonima gioielleria di piazza Salotto, che alla vigilia della presentazione ha deciso di rifiutare l’incarico per ragioni personali. È lei la terza donna della nuova amministrazione Mascia: siederà accanto ad altri due assessori in rosa esterni, Carla Panzino, presidente dell’associazione Adricesta, e Isabella Del Trecco, ex consigliere comunale con una lunga militanza politica nel centrodestra. Restano confermati gli altri nomi: Berardino Fiorilli, che dovrebbe ricoprire il ruolo di vice sindaco, Marcello Antonelli, Roberto Renzetti, Guido Cerolini, Massimo Filippello, Eugenio Seccia, Nicola Ricotta, Stefano Cardelli.

Le delege saranno probabilmente rese note domani. «I nodi sono al vaglio» ha detto Gianni Teodoro, «e sono quelli che già più volte abbiamo indicato: la questione morale, che sembrerebbe affiorare anche nella coalizione allargata di centrodestra, e il problema della rappresentanza in seno alla giunta comunale e provinciale». Nessun arretramento, dunque, rispetto alle iniziali richieste: o vice sindaco, o vice presidente della Provincia. Un intreccio difficile da sciogliere alla vigilia dell’ufficializzazione della lista dei nomi degli assessori provinciali dove la presenza di Teodoro non sembra affatto essere prevista.

Oggi, infatti, il presidente Guerino Testa definirà gli ultimi dettagli: cinque gli assessori già certi - Fabrizio Rapposelli, Antonio Martorella, Giorgio De Luca, Aurelio Cilli e Andrea Faieta; due ancora da decidere all’interno del Pdl, da scegliere in una rosa che comprende Camillo Colangelo, Enio Rosini, Mario Lattanzio e Angelo D’Ottavio (sindaco di San Valentino), mentre l’Udc potrebbe avere un assessorato (anche esterno) o la presidenza del consiglio con Gabriele Santucci. «Non c’è alcun problema di natura politica, solo di rappresentanza territoriale» ha ribadito Testa, che ieri ha convocato il primo consiglio provinciale, a cui arriverà con le deleghe già in tasca: domani alle 10 in prima convocazione, giovedì alle 11 in seconda convocazione. All’ordine del giorno, tra l’altro, convalida degli eletti e elezione dell’ufficio di presidenza.

Si è chiarito invece il nodo della presidenza in Comune, dove salirà sullo scranno più alto Licio Di Biase (Udc) grazie alla rinuncia di Lorenzo Sospiri: «Sono una persona responsabile e non voglio ulteriormente allungare i tempi della formazione della giunta, anche se sono io il consigliere più votato» ha sottolineato Sospiri, «Ma Pescara è più importante».