GRANDI MARCHI D'ABRUZZO

Gli 80 anni di Saila, liquirizia d’Italia 

A Silvi il compleanno della famosa azienda. Che produce mille tonnellate di caramelle l’anno. Festa da oggi a settembre

SILVI MARINA. Quello fra la provincia di Teramo e la liquirizia è un amore antico. Un amore fiorito nell’Ottocento, quando nel 1809 il chimico teramano Vincenzo Comi fondò una fabbrica di liquirizia a Giulianova e proseguito nel 1836 ad Atri quando il cavalier de Rosa organizzò a livello industriale un’attività portata vanti dai frati domenicani sin dal Cinquecento. E da una costola di questa attività nel 1937 nacque la Saila a Silvi. La storica fabbrica adesso compie 80 anni, e proprio oggi iniziano i festeggiamenti per un traguardo che non è da tutti.
I padri della Saila, che è l’acronimo di Società anonima italiana liquirizia e affini, furono due, Aurelio Menozzi e Angelo Barabaschi, entrambi dipendenti dell’atriana De Rosa, all’epoca di proprietà del gruppo Parodi. I due avviarono l’attività nel vecchio teatro Kurssal di Silvi, che ancora ospita la produzione delle famose caramelle. Dopo la Seconda guerra mondiale, la società fra i due si sciolse e la famiglia Barabaschi detenne tutta la proprietà della fabbrica fino al 1994. Un’attività che ha caratterizzato fortemente Silvi per decenni, e non solo per l’aroma di liquirizia che pervade il paese. Nei periodi più fiorenti lo stabilimento Saila ha dato lavoro fino 200 persone.
Da metà degli anni Novanta la Saila ha cambiato assetto, passando da una tipica azienda a conduzione familiare a industria gestita da multinazionali. Il primo passaggio è all’americana Warner Lambert, specializzata nel settore farmaceutico e dolciario, la cede nel 2001 alla Pfizer che a sua volta nel 2003 la vende alla Cadbury. Nel 2007 entra in scena l’olandese Leaf e dal 2014 la Saila è di proprietà della svedese Cloetta, società quotata in borsa a Stoccolma.
Adesso lo stabilimento conta 52 dipendenti. E’ sempre nel cuore di Silvi, nella stessa sede di 80 anni fa. Come fa notare il direttore dello stabilimento, Vincenzo Fusco, rispetto al passato il passaggio alle multinazionali ha portato una industrializzazione più spinta dei processi produttivi, con investimenti sulle attrezzature e con grande attenzione a sicurezza e qualità. Ma la mossa vincente della Saila è stata mantenere le vecchie ricette. E puntare sulla qualità delle circa mille tonnellate di caramelle prodotte all’anno. Il brand manager di Saila Ludovico Fonsa sottolinea che i 33 prodotti Saila riescono a caratterizzarsi in un mercato molto competitivo per l’alta qualità. Non a caso nell’ultimo anno ogni confezione riporta un bollino con su scritto che il prodotto è al 100% italiano.
E la Saila di oggi ha pensato di ripercorrere tutta la storia del glorioso marchio che dal 1950 si arricchì con le caramelle a base menta, dal 1964 proposte nello storico formato in bustina. Nel 1978 il marchio Saila è stato di nuovo precursore di una moda lanciando il formato astuccio. Da oggi, di fronte allo stabilimento in via Garibaldi, sarà allestito il “Saila pop up”, punto vendita temporaneo che resterà aperto fino a fine settembre. Nella sede è stata allestita una esposizione temporanea, che sarà inaugurata oggi alle 11, per ripercorrere le tappe principali del marchio e sarà possibile anche visitare lo stabilimento (per prenotare le visite: 085-936721 o info@cloetta.it). E poi la festa di compleanno vera e propria, il 15 luglio in piazza dei Pini: dalle 17 alle 22 giochi e animazione per bambini e grandi. E il concorso “Saila cocktail contest”: una giuria premierà il miglior cocktail menta e liquirizia, che diventerà il “Saila cocktail 2017”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA