Guardie ecologiche per il fiume Saline

Gruppi di volontari con la qualifica di guardia giurata vigileranno sui casi di inquinamento

MONTESILVANO. Guardie ecologiche volontarie a tutela del fiume Saline. È questa l'ultima novità in materia di tutela ambientale messa in atto dall'amministrazione comunale, ed in particolare dall'assessore alla bonifica del Saline Vittorio Iovine. L'iniziativa si inserisce in un più ampio progetto con cui l'assessorato ha proposto di dar vita ad un gruppo di lavoro multidisciplinare con il compito di monitorare lo stato dei luoghi, il grado di salubrità ambientale e di produrre elaborati e progetti finalizzati alla riqualificazione dei luoghi. Di qui l'avvio di una trattativa con le guardie ecologiche volontarie (Gev) per concordare una serie di servizi mirati sull'area per contenere il fenomeno dell'abbandono incontrollato di rifiuti nell'area del Saline. La trattativa – che ha visto la partecipazione del comandante della polizia municipale Antonella Marsiglia, del comandante della polizia provinciale Giulio Honorati, della coordinatrice delle Gev Liliana Febbo e dell'assessore Iovine – ha portato ad un accordo per l'esecuzione di sei servizi mensili sul lungofiume, ognuno della durata di 5/6 ore con preferenza per le ore più a rischio, come quelle notturne. Le Gev si occuperanno del monitoraggio di zone particolarmente a rischio di inquinamento ambientale dovuto a rifiuti pericolosi e non e della ricerca di eventuali indizi per risalire ai trasgressori. Il gruppo è composto da 15 professionisti esperti in problematiche ambientali con qualifica di guardia giurata, che pertanto potranno segnalare all'autorità eventuali illeciti.

«Le uscite saranno compiute con l'utilizzo medio di tre uomini e con mezzi della polizia provinciale», spiega Iovine, «e il servizio sarà su base volontaria. E’ previsto un rimborso spese, in parte forfettario in parte a piè di lista, con previsione di spesa massima di 788 euro mensili complessivi». La convenzione con le Gev prevede un periodo di prova di tre mesi, nel corso dei quali le parti potranno recedere dall'accordo liberamente. «Abbiamo già provveduto a stilare la convenzione e gli atti afferenti che dovranno poi passare al vaglio dei due consigli, comunale e provinciale, e contiamo di dare il via all'iniziativa a partire dal mese di aprile». Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Attilio Di Mattia: "L'accordo con le Gev costituisce l’inizio di un nuovo corso per il nostro fiume. Un corso che, se i nostri programmi riusciranno a trovare compimento, dovrà portare l’area del Saline ad essere restituita alla collettività come un fiore all’occhiello della città. So per altro che anche il consigliere Francesco Di Pasquale si sta impegnando in merito e dal suo impegno potrebbe sortire nel prossimo futuro un ulteriore rafforzamento all'iniziativa di vigilanza ambientale condotta dalle Gev».

Un ringraziamento a tutti i consiglieri, compresi quelli di minoranza, è giunto anche dall'assessore Iovine che ha sottolineato come l'iniziativa sia stata appoggiata da tutti perché di «interesse superiore e quindi senza colore politico». Un progetto che rappresenta solo uno dei primi passi verso la tutela di un'area «che è continuamente violata da quelli che sono i veri inquinatori del Saline, persone che irresponsabilmente e volontariamente, dunque con dolo delinquenziale, abbandonano sostanze nocive».

Antonella Luccitti

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