la storia

«Ho perso il posto in un’azienda e ora quello di marinaio»

PESCARA. Lino Savini ha 45 anni e da circa un anno si dà da fare lavorando a giornata come marinaio. Il posto da tecnico del freddo per un'azienda di Montesilvano l'ha perso a causa della crisi e...

PESCARA. Lino Savini ha 45 anni e da circa un anno si dà da fare lavorando a giornata come marinaio. Il posto da tecnico del freddo per un'azienda di Montesilvano l'ha perso a causa della crisi e della continua diminuzione della domanda, ma fino alle feste di Natale era riuscito a tamponare rimboccandosi le maniche e reinventandosi come marinaio.

Adesso, con il porto chiuso e senza sussidi economici da parte delle istituzioni, si ritrova senza più un'occupazione e con la difficoltà di sostenere spese e bollette.

«Ho lavorato fino a Natale a giornata, andavo dove mi chiamavano», racconta a margine dell'incontro di ieri mattina nella sede dell'associazione armatori. «Mi dividevo tra una barca e l'altra», prosegue Savini, «grazie a un po' di conoscenze ero riuscito a trovare questo lavoro, che è durissimo e saltuario, ma almeno mi permetteva di mantenermi. La volontà di lavorare c'è, infatti a mio rischio e pericolo andavo in mare anche di notte e con il maltempo, in condizioni critiche avverse. Non mi risparmiavo mai, ma a che cosa è servito? Adesso con il porto chiuso non so più cosa fare».

Come i tanti lavoratori dipendenti, a servizio dei proprietari delle barche più grandi, oggi ancora in attesa dei rimborsi economici riservati loro come compensazione per la mancata uscita in mare durante il periodo del fermo pesca degli anni 2015 e 2016, a Lino Savini piacerebbe avere qualche garanzia dai rappresentanti politici regionali. Il timore è che la chiusura dello scalo, annunciata soltanto per alcune settimane, si riveli più duratura del previsto, causando una serie di duri contraccolpi a tutta la categoria e al suo indotto. Come è stato annunciato durante l'incontro con l'assessore regionale alla Pescara Dino Pepe, la speranza è che il presidente Luciano D'Alfonso riesca a trovare gli indennizzi per i lavoratori dipendenti e per gli armatori tra le pieghe della nuova legge di bilancio regionale.

«Da un anno più o meno», chiosa Savini, «da frigorista sono diventato marinaio. Cosa devo fare di più per poter lavorare?». (y.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA