I cattolici e i popolari: sì all’appello di Legnini 

Ecco la lista “Centristi per l’Europa”. Il candidato: condividiamo valori importanti E Avanti Abruzzo scioglie le riserve: Toto, D’Ambrosio e De Santis nella coalizione

PESCARA . Si rifà ai valori «dell’antifascismo e dell’uguaglianza dei diritti», e si riallaccia al manifesto di don Luigi Sturzo che quasi 100 anni fa (il 18 gennaio del 1919), sancì la nascita del Partito Popolare Italiano. È la lista “Centristi per l’Europa - Solidali e popolari per Legnini”, presentata ieri mattina nella sede del comitato elettorale del candidato alla presidenza della Regione, Giovanni Legnini. Una lista, ha spiegato Licio Di Biase (che ha sottolineato a più riprese di non essere tra i candidati), che nasce dal mondo dell’associazionismo. «Un’esperienza», l’ha definita, «che riscopre le idee del cattolicesimo popolare». Chi ha deciso di candidarsi, ha sottolineato Di Biase, lo ha fatto seguendo una scelta ideale».
CHI C’È. Tra i candidati sono stati citati i nomi di Vittoria D’Incecco, Alessandra Iezzi, Stefania Centorame, Renzo Gallerati, Paolo Giosaffatto, Luciano Salvitti, Alfonso D’Alfonso, Pierangelo Guidobaldi, Marco Marino. È stato proprio Alfonso D’Alfonso, imprenditore di Capestrano, a citare l’incipit del manifesto di don Sturzo: «A tutti gli uomini liberi e forti, che in questa grave ora sentono alto il dovere di cooperare ai fini superiori della Patria».
D’Alfonso ha spiegato che «se non ci fosse stata la candidatura di Legnini, questa lista non sarebbe nata. Occorre lavorare», ha detto, «per ricostruire un percorso in grado di arginare la deriva populista che stiamo vivendo, ben consci che la storia è la storia, ma il futuro merita di essere disegnato in maniera appropriata». Lavoro, trasporti, servizi, sanità, infrastrutture, le priorità indicate da Alfonso D’Alfonso, assieme a un processo di “sburocratizzazione” dell’apparato, a politiche per il turismo e per la montagna.
IL MONDO CATTOLICO. «Sono profondamente grato», ha detto Legnini, «alla lista Centristi per l’Europa, alla quale tengo particolarmente. Sono convinto che saprà interpretare il progetto che stiamo promuovendo. Una lista che rappresenta l’impegno del mondo cattolico, dell’associazionismo, e che porta avanti valori di umanità, solidarietà, accoglienza, inclusione sociale, famiglia». Una lista, ha ricordato il candidato governatore, perfettamente in linea con le dichiarazioni di Papa Francesco, che citando l'esempio di Alcide De Gasperi ha sostenuto che un cattolico può impegnarsi in politica, se il disegno è quello di perseguire il bene comune.
NUOVI ARRIVI. E anche Avanti Abruzzo rompe gli indugi. Ieri, in una nota, ha spiegato i motivi per i quali sosterrà la candidatura di Legnini. «Il progetto politico iniziato tempo fa, volto ad avvicinare il territorio alla politica in vista delle elezioni regionali», si legge in una nota di Giorgio D’Ambrosio, Lelio De Santis e Daniele Toto, «perde la possibilità di vedere candidato presidente della Regione Fabrizio Di Stefano, ritiratosi dalla competizione. Avanti Abruzzo aderirà, dunque, all’appello di Giovanni Legnini. Consideriamo la politica come rappresentanza e individuiamo la necessità di dare a tutti la possibilità di giudicare il nostro percorso e votare le nostre proposte. Ci presenteremo dunque alla competizione elettorale del prossimo 10 febbraio come Avanti Abruzzo, contenitore politico in grado di aggregare esperienze diverse, anche di caratura civica. Nella scelta del candidato presidente da appoggiare, abbiamo individuato nell’apertura di Giovanni Legnini a liberali, socialisti, progressisti, civici e anche a uomini di destra che in questa fase non si riconoscono nella proposta politica del tradizionale centrodestra, un’interlocuzione privilegiata. Centrodestra che vive al momento una macro contraddizione politica: diviso a Roma, con un partito al Governo nazionale insieme al M5S, compatto però e in competizione con gli stessi pentastellati in Abruzzo».