I lavoratori di Metro scioperano e chiedono il contratto integrativo 

Questa mattina manifestazione di protesta a Sambuceto Frigelli (Cisl): in programma un’altra astensione di 8 ore

SAN GIOVANNI TEATINO. I lavoratori di Metro Italia Cash & Carry incrociano le braccia. Oggi è il giorno dello sciopero, in tutti i punti vendita italiani (per un turno interno di lavoro) e quindi anche a Sambuceto, dove gli addetti sono una settantina. Alle 9 prenderà il via in via Po, proprio davanti alla struttura, una manifestazione promossa dal Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, rappresentate rispettivamente da Elena Zanda, Davide Frigelli e Alberto Stampone.
Nel proclamare l’astensione dal lavoro a livello nazionale, le tre sigle bocciano «il comportamento aziendale che dimostra il totale disinteresse dell’impresa per i propri dipendenti». Dopo circa 7 mesi di trattative con i vertici del gruppo, i sindacati si trovano ad un nulla di fatto, «con la proroga del contratto integrativo scaduta» e il tentativo di chi guida la Metro Italia Cash and carry di «tirare il più possibile sulle somme e sulla flessibilità che, attraverso orari spezzati e più presenze domenicali, incide negativamente sulla qualità di vita e di lavoro del personale», spiega Frigelli della Fisascat Cisl Abruzzo e Molise. Con lo sciopero di oggi i lavoratori puntano a raggiungere sei obiettivi. E cioè: «Certezza dei turni di lavoro unici senza che le responsabilità siano scaricate sulle lavoratrici e sui lavoratori, relazioni sindacali di punto vendita per gestire i problemi interni attraverso confronti e accordi, gestione delle flessibilità orarie che risolva i problemi delle lavoratrici e dei lavoratori e non solo a favore dell’azienda, maggiore retribuzione per tutti sul lavoro domenicale senza discriminare i lavoratori con la domenica lavorativa in contratto. E ancora: confronto e informazione preventivi sui problemi occupazionali e non la solita rincorsa dell’ultimo momento. Infine, più salario variabile e più possibilità di raggiungere i premi, concordando con i sindacati sistemi incentivanti equi». E se lo sciopero dovesse rivelarsi infruttuoso, se ne prospetta un altro, di otto ore, che sarà indetto in maniera autonoma nelle singole sedi. Intanto oggi potrebbero verificarsi dei disagi per l’utenza, essendo uno dei giorni di maggior movimento del periodo, per gli acquisti di Pasqua. (e.r.)
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