Ibiza, in moto contro camion: muore pescarese di 40 anni

Alessandro Cetrullo si era trasferito nell’isola per lavoro: fatale l’impatto sulla strada da Santa Eulària a Cala Llonga

PESCARA. A Ibiza aveva realizzato il sogno della vita. Ma lì, in quell’isola, ha trovato la morte in un incidente stradale. Il pescarese Alessandro Cetrullo, 40 anni, si è schiantato contro un camion due giorni fa mentre era alla guida di una moto, lungo la strada che va da Santa Eulària a Cala Llonga. Per l’uomo, cresciuto nel quartiere San Donato ma ad Ibiza già da diversi anni, non c’è stato niente da fare. Inutili i soccorsi prestati dal personale medico arrivato a bordo di una ambulanza, mentre la “Guardia civil trafico” si occupava dei rilievi dell’incidente e di deviare la circolazione rispetto al punto in cui è avvenuto lo schianto.
La drammatica notizia dell’incidente, diffusa su internet dal “Diario de Ibiza”, è stata comunicata formalmente nelle ore successive all’incidente alla madre e alla sorella di Cetrullo che sono partite alla volta di Ibiza e aspettano di svolgere tutte le pratiche burocratiche, che potrebbero richiedere qualche giorno.
Gli amici di Cetrullo, quelli di una vita, che lo vedevano di rado ma gli volevano comunque un gran bene, sono rimasti sconvolti di fronte alla tragica notizia, che hanno commentato su Facebook. Descrivono il 40enne come un uomo «simpatico, solare, sempre disponibile e pronto ad aiutare chiunque» e il ricordo di Alessandro non si è affatto sbiadito neppure tra chi lo ha conosciuto e frequentato tanti anni fa, ai tempi delle superiori, all’Itis Volta di Pescara, e giovava con lui a calcetto nei campi di San Donato. «Alessandro», dice un altro amico, «era molto intelligente e ha sempre pensato in grande. Voleva realizzare i suoi sogni, puntava ad un avvenire brillante» e, nonostante lavorasse in Fater, con un posto sicuro, ha mollato tutto all’inizio degli anni 2000 e si è trasferito ad Ibiza. Aveva la Spagna nel cuore e amava Ibiza in modo particolare. La sua scelta è stata ripagata, con il tempo. Cetrullo aveva una casa tutta sua e professionalmente era riuscito ad affermarsi esattamente come aveva progettato: lavorava in uno stabilimento balneare e da qualche tempo aveva preso in gestione una pizzeria. Insomma, ce l’aveva fatta, confermando di essere un uomo «pieno di risorse», sempre mosso da una «voglia di vivere» enorme.
«Era un grande», scrivono di lui su Facebook in attesa di avere informazioni sul rientro della salma in Italia, a Pescara, dove potranno salutarlo per l’ultima volta.
Un altro lutto ha colpito la famiglia Cetrullo negli anni scorsi, quando è morto il papà del 40enne, Antonio, molto conosciuto a Francavilla per la sua officina.
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