Il centrodestra all’attacco: «Violato il prg»

Protesta dei consiglieri davanti al cantiere: «Due anni fa l’intervento non sarebbe costato un euro»

PESCARA. I consiglieri di centrodestra volevano rovinare la festa, organizzata da D’Alfonso, contestando davanti al cantiere dell’ex Cofa l’avvio dei lavori di demolizione, a loro dire, svolti con «procedure viziate». Ma il presidente della Regione ha anticipato le loro mosse convocando mezz’ora prima i giornalisti e rubando così la scena ai politici dell’opposizione.

I consiglieri di Forza Italia, Pescara futura e Nuovo centrodestra, comunque, sono riusciti lo stesso ad esprimere il loro dissenso. «Riteniamo che l’eliminazione di questa struttura sia un fatto positivo», ha precisato il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli, «ma siamo convinti che le procedure seguite siano assolutamente viziate e non capiamo le ragioni di questa forzatura amministrativa, tipica delle amministrazioni guidate dal Partito democratico, sia a livello regionale, che cittadino».

La contestazione dell’opposizione si basa sul parere negativo espresso in una relazione dal tecnico istruttore. Quest’ultimo avrebbe messo in evidenza, secondo quanto riferito dai consiglieri, la non conformità di questo intervento di demolizione, in quanto mancherebbe l’approvazione di un piano attuativo. «L’intervento non è assentibile, perché in contrasto con il piano regolatore», ha spiegato il capogruppo.

«Abbiamo già diffidato il dirigente competente del Comune rispetto all’atto di assenso della demolizione», ha ricordato Antonelli, «ma non abbiamo avuto alcun riscontro». «Credo che ci saranno delle attività conseguenti da parte nostra», ha aggiunto, «ripeto, l’eliminazione dell’ex Cofa è un fatto positivo, lo vogliamo anche noi, ma si devono rispettare le procedure». I consiglieri di opposizione hanno qualche sospetto. «Non vorremmo», ha fatto presente il capogruppo di Forza Italia, «che dietro si nascondessero delle manovre speculative che non rappresentino l’esclusivo interesse pubblico».

Fortemente critico anche il capogruppo di Forza Italia alla Regione Lorenzo Sospiri, non presente però al sit-in davanti al cantiere organizzato dai consiglieri comunali. «Due anni fa», ha osservato, «la demolizione dell’ex Cofa non sarebbe costata un euro agli abruzzesi. Oggi, i cittadini pagheranno 930mila euro, più 14mila euro di eventuale premialità, per veder buttare giù quei capannoni che nel 2013 il Pd ci ha impedito di abbattere». Il riferimento del capogruppo regionale è alla proposta di accordo di programma che la Camera di commercio presentò, tramite il suo presidente Daniele Becci, per acquistare dalla Regione l’area, demolire i capannoni e riqualificarla a spese dell’ente. Ma la proposta venne bloccata in consiglio comunale dal Pd, allora all’opposizione.(a.ben.)

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