«Il Comune requisisca le case per gli sfollati» 

Appello del segretario del Sunia Carminelli per le famiglie sgomberate a luglio dai palazzi pericolanti di via Lago di Borgiano: «Non possono più vivere in hotel»

PESCARA. Ci sono ancora nove famiglie, per un totale di 35 persone, sfollate da via Lago di Borgiano e alloggiate all'hotel Holiday di Porta Nuova da sei mesi. Da quando, a seguito dell'ordinanza di sgombero emanata dall'amministrazione comunale, delle palazzine pericolanti ai civici 14,18 e 22, 84 famiglie e 236 inquilini, sono finiti in mezzo alla strada all'alba del 4 luglio. Molti di loro hanno trovato una sistemazione da parenti e amici accettando il contributo, da 300 a 700 euro al mese, offerto dalla Protezione civile che mette, a disposizione del Comune, i fondi per pagare le spese degli hotel tra Pescara e Città Sant'Angelo ,motel Amico, dove altri sfollati hanno trovato ospitalità.
Il Comune sta procedendo all'assegnazione delle case destinate agli assegnatari. Ma l'operazione è rallentata da motivi tecnici, burocratici e di sistemazione degli alloggi liberi da reperire e ristrutturare prima di far entrare gli inquilini in attesa. Un'attesa ogni giorno più snervante per chi vive in albergo, seppur spesato e coccolato («Siamo trattati benissimo, mangiamo bene», rivelano gli ospiti sfollati, «ma soffriamo perché non abbiamo più le nostre vite, la nostra privacy, il vissuto familiare») con le giuste attenzioni da parte dei titolari delle strutture ricettive. Per queste ragioni il Sunia, sindacato degli inquilini, torna a chiedere la «requisizione degli immobili ad uso abitativo» e sollecita l'amministrazione comunale attraverso l'ennesimo appello lanciato dal segretario provinciale Giuseppe Carminelli, che da sei mesi non ha mai lasciato soli i senza casa di via Lago di Borgiano.
L'ultimo messaggio lasciato sul telefonino dell'assessore alle politiche abitative Gianni Teodoro, che pure in queste ultime settimane ha velocizzato per quanto possibile l'iter burocratico delle assegnazioni degli alloggi, risale alle 18 di ieri sera. Carminelli ha affermato: «Ho appena scritto all'assessore chiedendogli di raggiungerci all'hotel Holiday per i festeggiamenti dei 92 anni di Filomena Di Norscio, madre di una disabile di 68 anni con cui divide la stanza e di un figlio di 72 anni alloggiato al motel Amico e con problemi respiratori. Nell'occasione vorremmo di nuovo fargli presente i problemi di queste persone. La consegna degli appartamenti, l'ultima in ordine di tempo una casa in via Thaon de Revel per quattro persone che però si trovano ancora in albergo, sta andando a rilento». «Quello che non riusciamo a capire», ha proseguito Carminelli, «è perché il Comune preferisce spendere montagne di soldi per pagare gli alberghi, 40 euro a persona ogni giorno a carico della collettività (4 persone in hotel costano al Comune 4.800 euro al mese), piuttosto che requisire gli immobili ad uso abitativo. Questo dovrebbero fare sindaco e prefetto». È andato nei dettagli, il segretario del Sunia: «Il Comune di Pescara dispone di circa 750 alloggi, di cui 10 occupati abusivamente. L'Ater ha 2.998 alloggi a Pescara e 1.346 in provincia, di cui 123 occupati abusivamente in città e 27 in provincia. Sul territorio cittadino ci sono, inoltre, 200 alloggi di proprietà privata, invenduti, quindi disponibili da anni. In via Salara vecchia ci sono due palazzine con 50 appartamenti costruiti e rimasti invenduti». «Perché non vengono requisiti pagando il dovuto affitto?», ha concluso Carminelli che prosegue la sua battaglia in difesa dei diritti degli sfollati del quartiere Rancitelli.
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