Il distretto sanitario diventa realtà   dopo 24 anni di attesa 

Il primo progetto risale al 1995 quando era sindaco Gallerati Martedì l’inaugurazione, ma è già aperto per le vaccinazioni

MONTESILVANO. Dopo 24 anni di attesa il nuovo distretto sanitario di base di Montesilvano è realtà. È previsto per martedì 23 aprile il taglio del nastro che consegnerà ufficialmente la struttura sanitaria di via Di Vittorio ai cittadini di Montesilvano e di tutta l’area Vestina. L’edificio, tanto atteso dagli utenti, è in realtà già entrato parzialmente in funzione da lunedì di questa settimana quando le stanze al piano terra della cittadella della salute hanno aperto le porte al servizio di vaccinazione. Decine i bambini e i loro genitori che hanno già avuto la possibilità, quindi, di usufruire del nuovo distretto, dicendo definitivamente addio alla fatiscente struttura di corso Umberto, spesso visitata dai Nas e criticata dai cittadini per la presenza di luoghi angusti, scarsi servizi e barriere architettoniche, per la quale la Asl spendeva circa 10mila euro di affitto al mese.
Alla cerimonia di inaugurazione della struttura, in programma martedì alle 10.30, prenderanno parte il direttore generale della Asl di Pescara, Armando Mancini, e quello sanitario, Antonio Caponetti, il sindaco Francesco Maragno e l’assessore ai lavori pubblici Valter Cozzi, il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, e il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri. Ma saranno senza dubbio tanti gli ex amministratori che, dopo essersi spesi durante i propri mandati per regalare alla città una struttura sanitaria nuova e adeguata a una popolazione in costante crescita, vorranno vedere con i propri occhi l’apertura dell’edificio di via Di Vittorio.
La storia del distretto, infatti, è lunga oltre un ventennio: era il 1995 quando, durante l’amministrazione del sindaco Renzo Gallerati, venne elaborato un primo progetto per la realizzazione dell’opera pubblica di proprietà della Asl, ma costruita su un terreno del Comune di Montesilvano. Nel secondo mandato di Gallerati (1999/2004), un grande impulso all’iniziativa arrivò dall’allora consigliere con delega alla Sanità Gianfranco Agostinone, che avviò una fitta interlocuzione con i direttori generali della Asl succedutisi (Fabbrocino, Palmeri e Cordone) e con gli amministratori regionali delegati alla Sanità (Salini, Del Colle e Mazzocca).
È proprio grazie al “pressing” dell’amministrazione comunale che in quegli anni, e precisamente nel maggio 2003, la Regione deliberò uno stanziamento di un milione e 252 mila euro per la costruzione del nuovo distretto (al quale si aggiunsero 720mila euro di fondi comunali e un successivo finanziamento statale di 620 mila euro). Nel 2005, il nuovo sindaco del centrosinistra Enzo Cantagallo lanciò un nuovo progetto che prevedeva una maxi torre, ma il suo successore di centrodestra, Pasquale Cordoma, tornò a una struttura più semplice e nel 2010, da sindaco, partecipò alla posa della prima pietra.
Stando alle previsioni, il distretto avrebbe dovuto aprire i battenti già nel 2011, ma una serie di ritardi di varia natura hanno determinato uno slittamento della consegna di ben otto anni. Nei due anni scarsi di amministrazione Di Mattia, l’interlocuzione con la Asl è stata orientata in particolare alla suddivisione degli spazi di gestione del Comune e dell’Azienda speciale (circa 150 metri quadrati), con la proposta, poi bocciata, di trasferire al primo piano del distretto la farmacia comunale (in seguito privatizzata). Durante l’amministrazione Maragno, infine, i lavori di completamento della struttura sono ripresi, anche grazie al passaggio di consegne avvenuto tra la Asl e il Comune che ha accettato di occuparsi direttamente dell’ultimo lotto di interventi da 782.600 euro circa, di cui 282 mila a carico della Asl e 502.600 di competenza regionale, che hanno permesso la realizzazione degli ascensori, l’adeguamento degli impianti alle nuove normative e la sistemazione dell’area esterna.