Il maestro orafo che amava anche la scultura

Parlare di oreficeria in Abruzzo vuol dire parlare di lui: Nicola di Andrea di Pasquale detto da Guardiagrele (Guardiagrele 1385-1462), artigiano orafo, ma anche scultore, incisore, miniaturista e...

Parlare di oreficeria in Abruzzo vuol dire parlare di lui: Nicola di Andrea di Pasquale detto da Guardiagrele (Guardiagrele 1385-1462), artigiano orafo, ma anche scultore, incisore, miniaturista e pittore. Anche se si dedicò quasi esclusivamente all’oreficeria d’arte, realizzando ostensori, croci processionali, busti e paliotti, Nicola da Guardiagrele è anche l’autore di numerose sculture e dipinti su tavola. Difficile attribuire tutte le sculture a lui, in quanto molte furono realizzate dagli allievi, ma sia l’Incoronazione del Duomo di Guardiagrele che l’Annunciazione al Bargello di Firenze sono senza dubbio del maestro guardiese. In collaborazione con Paolo Romano e con Pietro Paolo da Todi aveva realizzato i dodici apostoli d’argento che si trovavano sopra l’altare della cappella papale prima del sacco di Roma del 6 maggio 1527. Nel 1455 realizzò il busto in oro e argento di San Giustino, patrono di Chieti, un vero capolavoro che nel 1982 venne rubato dalla omonima cattedrale e, purtroppo, non è stato mai più rinvenuto.