Il ponte apre il 7 dicembre

Stamane l’ultimo collaudo, sulla rampa 54 furgoni.

PESCARA. L’ultimo collaudo è previsto per questa mattina e poi il Ponte del Mare potrà essere inaugurato il 7 dicembre, la data in cui l’opera dell’architetto Walter Pichler sarà consegnata alla città. Dopo il collaudo, il presidente della Fondazione PescarAbruzzo, Nicola Mattoscio, verserà la parte del finanziamento rimasta in sospeso, un milione di euro, mentre l’impresa Toto ha già saldato il suo impegno di 240 mila euro. Manca un mese, quindi, all’apertura del simbolo di Pescara, un’opera discussa, che ha diffuso sentimenti contrastanti nella città, divisa tra gli ammiratori del balcone sulla città e i detrattori che hanno puntato l’indice sulla sua pendenza, che sfiora il 7 per cento, e sulla sua utilità. Dopo i collaudi nei giorni scorsi delle parti in calcestruzzo, stamane, alle 9, comincerà l’ultima prova, il collaudo statico delle parti in metallo sotto il coordinamento di Enzo Siviero, collaudatore del ponte e docente all’università di Venezia. Sono 54 i furgoncini, di 35 quintali l’uno, che saliranno prima sull’asse pedonale e poi su quello ciclabile per verificarne la tenuta.

Il collaudo sarà supportato anche dalla polizia municipale che sosterrà l’operazione nella fase di ingresso e di discesa del ponte, quando i furgoncini si mischieranno al traffico urbano della riviera nord e sud cercando di non intralciare la viabilità. Il collaudo statico è così l’ultimo tassello dell’opera i cui lavori sono cominciati nel gennaio 2008: il ponte che collega le due riviere, con un tragitto pedonale e ciclabile di circa 500 metri l’uno e con un’altezza che raggiunge anche i 16 metri. Nella riunione che ha coinvolto il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, i rappresentanti dell’impresa Mospeca, capofila dell’Ati che ha realizzato l’opera, il direttore generale del Comune, Stefano Ilari, il presidente della Fondazione PescarAbruzzo Nicola Mattoscio, il maggior finanziatore dell’opera, e il dirigente dell’area tecnica Antonio Biase, sono stati così messi a punto gli ultimi dettagli tecnici.

Ma nel corso della riunione sono stati definiti anche gli aspetti finanziari del ponte, l’opera costata quasi sei milioni di cui cinque stanziati dalla Fondazione PescarAbruzzo e un milione erogato da imprenditori privati tra cui Toto, Marramiero, Ferri e Di Properzio. Nicola Mattoscio ha infatti ribadito all’azienda realizzatrice dell’opera, la Mospeca, il proprio impegno a versare come da contratto, subito dopo il collaudo, l’ultima tranche di finanziamenti ancora in sospeso, circa un milione di euro, mentre nella mattinata di ieri il direttore Ilari ha ricevuto la copia del bonifico di 240 mila euro effettuato il 29 ottobre dall’impresa Toto. Resta in sospeso solo Gilberto Ferri, che deve versare la metà del finanziamento impegnato, 120 mila euro. «Ho inviato una lettera al Comune chiedendo di inviare il finanziamento dalla Fondazione Ferri e non dalla ditta Ferri», dice il cavaliere del lavoro. «Ma non mi hanno risposto.

Che devo dire? Non ho problemi a pagare subito, anche ad opera incompleta». Altro discorso invece per la richiesta di un milione 80 mila euro avanzata dalla Mospeca per presunti ritardi registrati nella fase di apertura del cantiere per la consegna parziale delle aree da parte della passata amministrazione comunale di centrosinistra. La questione verrà affrontata dal punto di vista legale. «A questo punto», dice il sindaco Mascia, «se il collaudo statico di questi giorni darà esito positivo, potremo concordare con l’azienda Mospeca il giorno di chiusura ufficiale del cantiere e la sua riconsegna al Comune. Subito dopo, confermare la data dell’inaugurazione del Ponte del Mare, fissata per il 7 dicembre».