In Abruzzo il garante dell’infanzia 

Nasce ufficialmente domani grazie a una legge bipartisan del consiglio regionale

L’AQUILA. Il garante dei diritti dell’infanzia, una figura fondamentale per la tutela e la promozione dei diritti delle persone di minore età, finalmente arriverà anche in Abruzzo. Infatti, seppur con notevole ritardo (siamo l’ultima regione in Italia) la proposta di legge approderà in consiglio regionale domani.
«In realtà c’è una legge già approvata a luglio 2018 dalla precedente amministrazione», spiega il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli. «Non venivano specificati, però, i requisiti degli aspiranti Garanti. L’attuale governo regionale sta sanando la mancanza con il contributo di tutte le forze presenti in Consiglio regionale che si sono già confrontate in commissione». Ma cosa fa davvero un garante dei diritti dell’infanzia e come è nata questa figura? Nel 1991 a New York fu sottoscritta da 195 Paesi, fra cui l’Italia, una convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Strumento entrato in vigore in tempi record e ratificato dal maggior numero di Stati al mondo (attualmente 196 Stati), rappresenta il primo testo che proclama insieme i diritti civili e politici con quelli economici, sociali e culturali e che riconosce esplicitamente i bambini e gli adolescenti come titolari attivi dei propri diritti.
Per assicurare a livello nazionale la piena attuazione e la tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti secondo le disposizioni della Convenzione, la legge numero 112 del 12 luglio 2011 ha istituito l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che ha il compito di promuovere l’attuazione della Convenzione di New York. «L’Abruzzo fa un passo importante», conclude Blasioli, «ma occorre fare ancora molto e riterrei importante che fosse istituita una Commissione consiliare o anche un tavolo di lavoro politico e tecnico per verificare, elaborare e trovare soluzioni». I settori di criticità, infatti, sono ancora tanti, fra cui temi attualissimi come bullismo e cyber bullismo, le difficoltà dei figli di genitori separati, la povertà che tocca ancora oltre un milione di adolescenti.(c.s.)