In dieci minuti da Francavilla a Montesilvano

Variante all’Adriatica, il 18 luglio apertura del tratto finale col ministro Di Pietro

FRANCAVILLA. Al taglio del nastro del 18 luglio ci sarà anche Antonio Di Pietro. Per garantire la presenza del ministro dei lavori pubblici i vertici Anas hanno addirittura spostato la data di inaugurazione dell’ultimo tratto della Circonvallazione (prevista per sabato 14) che collegherà l’Alento a San Silvestro: un tratto di 4,8 chilometri che per circa 3,5 chilometri corre in galleria. La superstrada che unisce Miglianico e Montesilvano è dunque una realtà, un’arteria viaria di 9,3 chilometri complessivi, suddivisi in tre lotti di lavori, parallela alla statale Adriatica.

Anche al Comune, come spiega il sindaco Roberto Angelucci, fervono i preparativi per il taglio del nastro e l’addio definitivo al passaggio dei Tir in città. La festa del 14 maggio scorso - con l’assalto di duecento studenti alle bruschette preparate per il grande evento - è ancora un ricordo vivo per chi era presente alla inaugurazione del secondo tratto della superstrada: i 3 chilometri che dividono l’uscita del casello della A-14 dall’Alento. Il coordinamento della cerimonia è affidato all’Anas, ma il Comune ha il suo da fare alla vigilia di quella che si può definire la vera inaugurazione della variante. Perché nello stesso pomeriggio del 18 luglio, una volta sgomberato il tracciato dal palco delle autorità, la Circonvallazione sarà già percorribile con la sua galleria lunga quasi 4 chilometri, il doppio di quella del secondo tratto che misura 1.900 metri. «Non vediamo l’ora di aprire questo nuovo tratto» dice Angelucci.

Anche perché il Comune di Francavilla ha già avviato la sua mini rivoluzione sul piano della mobilità urbana, proprio in funzione del completamento della variante con inversione di sensi unici, aumento delle rotatorie e nuova segnaletica. «Stiamo già vedendo i primi benefici», spiega ancora Angelucci che per la cerimonia del 18 luglio intende evitare le critiche che caratterizzarono l’apertura del secondo tratto. Si disse che le cose erano state fatte «in fretta e male». Il passaggio dei primi mezzi fece sollevare la polvere del cantiere e qui arrivarono gli appunti all’Anas e al Comune. Ora le spazzatrici sono già al lavoro per pulire la seconda galleria dotata tra l’altro di sofisticatissimi sistemi di controllo collegati alla centrale Anas di Roma.

Le due grandi ventole sistemate all’inizio e alla fine del tunnel si attivano in base alla temperatura interna della galleria ma anche in presenza di pulviscolo causato dalla condensa dell’acqua o altri agenti in grado di ridurre la visibilità. La luminosità interna è ampia, e ai due lati della carreggiata che percorre la galleria scorrono due marciapiedi muniti di passamano per i pedoni. Semafori rossi si accendono automaticamente in caso di pericolo, mentre doppie manichette antincendio sono sistemate ogni 100 metri a destra e a sinistra del tracciato coperto.