In spiaggia con il cane, in tanti dicono no a Pescara

Gli stabilimenti si dividono: in 45 vietano l’accesso agli animali. Ma il Comune indica due aree libere per gli amici a 4 zampe

PESCARA. C’è chi ha rispettato la volontà dei clienti che non vogliono condividere la spiaggia con gli animali e chi, invece, in barba alle lamentele di pochi, ha preferito aprire il mare anche all’amico più fedele. Sono 45 su 100 gli stabilimenti dove, al momento, non si potranno portare cani e gatti, ovvero quelli che non hanno aderito all’ordinanza firmata dal sindaco Marco Alessandrini in cui il Comune di Pescara, recependo la legge regionale del 17 aprile 2014, ha disciplinato l’accesso in spiaggia degli animali i cui proprietari dovranno rispettare alcune regole: tra queste, tenere gli animali al guinzaglio, sostare nel perimetro degli ombrelloni e permettere la balneazione sotto sorveglianza del proprietario solo in due porzioni di spiaggia che ha individuato il Comune. In 45 stabilimenti hanno così deciso di negare la propria disponibilità ad accogliere gli animali comunicando la loro volontà al Comune che, comunque, da quest’anno ha introdotto due zone dedicate all’accesso degli animali.

Due porzioni di spiaggia per gli animali. E’ questa la novità della spiaggia pescarese dove per la prima volta ci saranno due zone dove i padroni potranno andare in spiaggia con gli animali e dove sarà permessa anche la balneazione. «Si tratta di una porzione della spiaggia libera tra la concessione Mareblu e Fosso Vallelunga a sud», illustra il vice sindaco e assessore Enzo Del Vecchio, «e tra le concessioni Haway e La Lampara a nord. La città avrà così due zone dove poter andare al mare liberamente con i propri animali, al posto di una come stabiliva l'ordinanza balneare», specifica il vice sindaco.

Per quanto riguarda gli stabilimenti, la normativa imponeva di comunicare entro il 30 marzo la mancanza di disponibilità ad accogliere gli animali in spiaggia. «Non avendo avuto altre risposte», ha proseguito Del Vecchio, «l’amministrazione ha così recepito il diniego dei soli operatori che lo hanno comunicato», ha precisato ancora facendo riferimento ai 45 stabilimenti lungo il litorale che hanno deciso di vietare l’accesso in spiaggia agli animali. Le due porzioni di spiaggia dedicate agli animali sono un passo in avanti, come ha ricordato anche l’assessore alla Tutela del mondo animale Sandra Santavenere, «per fare in modo che la città pensi anche agli animali e infatti stiamo facendo anche una politica di prevenzione come l’iscrizione all’anagrafe e il censimento dei felini».

Le regole da rispettare. Quali sono le regole che bisognerà rispettare? Gli animali, intanto, devono essere portati al guinzaglio o indossare la museruola e il proprietario deve munirsi di idonea certificazione sanitaria o del libretto di vaccinazioni. Gli animali dovranno sostare nel perimetro dell’ombrellone e il proprietario dovrà risponderne direttamente: sia garantendone la salute che il benessere sia rimuovendo le deiezioni e negando, ad esempio, l’accesso agli animali a piscine, docce e aree attrezzate. L’ordinanza del Comune dice anche che è vietata la balneazione su tutto il tratto di competenza dell’amministrazione tranne che nello specchio d’acqua delle due porzioni di spiaggia dedicate a chi ha un animale. L’inosservanza dell’ordinanza comporterà sanzioni amministrative che vanno da 25 a 500 euro.

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