LA NOVITA'

Inaugurata la Cuccumella, Farindola può ripartire 

A oltre 6 mesi dalla tragedia di Rigopiano, inaugurato il nuovo albergo-ristorante che sarà gestito da sette ex dipendenti del resort distrutto a gennaio da una valanga

FARINDOLA. «Il modo più nobile per ricordare? Fare ogni giorno con il sorriso sulle labbra, la voglia nelle mani, una lacrima nelle tasche del cuore».
Questa la frase dedicata alla memoria delle vittime della tragedia che ha colpito Rigopiano il 18 gennaio scorso e che campeggia da ieri all'ingresso della "Cuccumella, il nuovo albergo-ristorante gestito da sette ex dipendenti del resort Rigopiano, distrutto dalla valanga dello scorso 18 gennaio.
La frase scritta sulla targa è stata pensata insieme all'amico Carlos Solito, scrittore e regista innamorato del Gran Sasso e di Rigopiano. All'inaugurazione, tenutasi alle ore 18, tantissimi cittadini e il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta.
Commozione e sorrisi, gioia e voglia di ripartire. Questi i sentimenti che ieri hanno accompagnato quella che per Farindola e per sette ragazzi è stata una vera e propria rinascita. A gestire l'attività sarà la Coop Turismo terre vestine, guidata dal presidente Paolo Misero. Socio sovventore dell'iniziativa, il tour operator di Penne Wolftour.
«Il paese di Farindola torna a sorridere dopo tanti mesi», il commento commosso del primo cittadino Ilario Lacchetta. Alla prima della "Cuccumella" sono intervenuti anche monsignor Nunzio Galantino, segretario nazionale Cei, e monsignor Tommaso Valentinetti. «La Cei ha creduto in questo progetto e ringrazia di tutto cuore i ragazzi che gestiranno la Cuccumella per il coraggio dimostrato e per il fatto che sono la dimostrazione vivente che c'è sempre una seconda possibilità».
La struttura, che avrà a disposizione dei turisti cinque camere per 12 posti letto complessivi, circa 100 posti nel ristorante, all'esterno è stata dotata anche di piscina e di area relax. «Caritas è da sempre vicina a queste situazioni particolari», ha spiegato monsignor Francesco Soddu, presidente Caritas Italia. Commozione e felicità anche per i ragazzi che hanno messo tanto impegno e cuore in questa iniziativa.
«Ho lavorato al resort Rigopiano per cinque anni. Lì ho lasciato il cuore e tanti amici, ma abbiamo bisogno di ripartire, per noi, per le nostre famiglie e per tutta la comunità di Farindola. La soluzione più facile sarebbe quella di abbandonare il nostro paese, ma noi crediamo fortemente nelle nostre potenzialità e in quelle di tutto il nostro amato paese», ha sottolineato Gianni Nebbioso, uno dei sette ragazzi che gestirà la Cuccumella.
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