Incendio in clinica, rapporto al ministero 

Dopo la tragedia, la Regione sta raccogliendo informazioni a Villa Serena. E la procura attende la relazione dei vigili del fuoco

PESCARA. Anche il ministero della Salute vuole vederci chiaro dietro al rogo scoppiato lunedì sera in una stanza di degenza della casa di cura Villa Serena di Città Sant’Angelo, al primo piano dell’edificio riservato ai pazienti psichiatrici. Nell’incendio, divampato per cause in corto di accertamento e presumibilmente appiccato da uno dei degenti, sono morti carbonizzati due pazienti mentre un terzo, che si trovava nella stessa stanza, è stato estratto vivo dal personale. Il rogo è stato spento rapidamente dai vigili del fuoco, dopodiché sono partite le attività tecniche degli stessi vigili (attraverso il Nucleo investigativo territoriale Abruzzo) per tentare di risalire all’innesco, con le indagini dei carabinieri della compagnia di Montesilvano finalizzate a individuare eventuali responsabilità.
In questa fase, all’inchiesta della Procura (affidata al sostituto procuratore Rosangela Di Stefano) si aggiungono le indagini più prettamente amministrative, che corrono su più fronti contemporaneamente. Il ministero ha chiesto una relazione alla Regione Abruzzo che, a sua volta, si è attivata per quelle che sono le sue competenze. L’assessore alla Salute Nicoletta Verì ha promosso l’intervento immediato a Villa Serena del Servizio Ispettivo Regionale incaricato di valutare, tra l’altro, le prestazioni che vengono erogate dalle strutture sanitarie ai pazienti. E ha anche chiesto alla Asl di Pescara di relazionare (attraverso l’Ufficio prevenzione) sulla organizzazione antincendio della clinica privata e quindi sulle misure adottate e sulla formazione del personale, visto che questo tipo di verifiche competono proprio alla Asl.
Per quanto riguarda il Servizio Ispettivo della Regione, i componenti «sono intervenuti subito» nella casa di cura di Città Sant’Angelo, conferma proprio l’assessore Verì, e hanno chiesto di avere una relazione dalla struttura. Quando sul tavolo di Angelo Muraglia, responsabile del Dipartimento per la Salute e il Welfare della Regione, arriveranno sia la relazione della casa di cura sui pazienti sia quella della Asl, sarà possibile fornire al ministero tutti i chiarimenti richiesti. Aspetti tecnici, organizzativi e gestionali, sui quali inevitabilmente si scava in questi giorni per chiarire meccanismi e procedure mentre, parallelamente, i carabinieri studiano tutto il materiale acquisito nelle ore successive all’incendio che sono servite anche ad acquisire una serie di testimonianze.
Nei prossimi giorni, con la relazione dei vigili del fuoco che compongono il Niat, potrebbero emergere nuovi elementi sull’origine del rogo che ha distrutto completamente uno dei letti nella stanza di degenza e ha danneggiato gli altri due. Tutto, è stato ipotizzato, per colpa di una sigaretta o forse un accendino e nonostante il divieto di fumo imposto ai malati. (f.bu.)