appello al prefetto 

Incidenti, è polemica sui rilievi 

I sindacati di polizia contestano l’ipotesi di far intervenire la Volante

PESCARA. Con una lettera inviata al prefetto Provolo e al questore Misiti i sindacati di polizia contestano la decisione di impiegare il personale della squadra volante per i rilievi degli incidenti stradali che si verificano in città e nelle strade principali extraurbane di accesso a Pescara, come l’Asse attrezzato. La lettera porta la firma dei rappresentanti di Siulp, Siap, Silp Cgil, Ugl Polizia e Uil Polizia, guidati rispettivamente da Colantuono, Colangelo, Metrangolo, Ronzone e Della Martora, tutti «preoccupati» per questa ipotesi, che «riguarda prevalentemente la fascia oraria notturna».
La necessità di far scendere in campo gli uomini della Volante deriva dalla «mancanza di pattuglie della polizia stradale e del personale della polizia municipale», da impiegare per i rilievi. Ma i sindacati non ci stanno e criticano «la pubblica amministrazione, e in particolare il comune di Pescara, per l’inefficienza» che ha portato a questa situazione.
«Non è giusto e funzionale», scrivono nel documento, distogliere personale altamente specializzato nella prevenzione e repressione dei reati, qual è il personale della Volante, e utilizzarlo nel campo della sicurezza stradale, che è «specialistico». Per farlo, sarebbe necessaria la frequentazione di corsi di formazione, «non attuabili in tempi brevi».
Se il progetto andrà in porto si potrebbero creare «seri problemi per i servizi di prevenzione dei reati, dell’ordine e della sicurezza pubblica perché il personale della Volante non riuscirà più a garantirli ai massimi livelli». Per i sindacati, che richiamano una circolare del capo della polizia, il problema si potrebbe risolvere facendo ricorso alle «polizie locali nel corso dell’intera giornata, comprese le ore notturne dei fine settimana, quando il rischio degli incidenti aumenta». Al prefetto e al questore si chiede quindi di «richiamare ad un maggiore impegno e responsabilità il sindaco di Pescara, che dovrà garantire», dicono, «almeno una pattuglia della polizia locale».
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