Indagato Cuzzi, la procura: favori alle ditte sui concerti 

Il pm ipotizza la turbativa d’asta e l’abuso d’ufficio. Perquisiti casa e ufficio

PESCARA. L'ex assessore al turismo e grandi eventi del Comune di Pescara, Giacomo Cuzzi, attuale capogruppo del Pd in consiglio comunale, è indagato per abuso d'ufficio e turbativa d'asta nell'inchiesta sulla organizzazione dei grandi eventi a Pescara.
L'esponente politico è stato sottoposto martedì scorso anche a una perquisizione domiciliare e nel suo ufficio nell'ambito dell'acquisizione di documenti disposta dal pm Luca Sciarretta che conduce le indagini che vede impegnati gli uomini della guardia di finanza.
LE AGENDE A Cuzzi, fra le altre cose, sono state sequestrate anche due agende nelle quali gli inquirenti cercano eventuali contatti con le ditte fornitrici di servizi per gli eventi.
Insieme a Cuzzi il magistrato ha iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di concorso negli stessi reati, anche quattro rappresentanti di queste ditte di servizio che avrebbero beneficiato della presunta corsia preferenziale riservata loro proprio dall'ex assessore.
PIÙ INDAGATI Siamo ovviamente ancora nell'ambito delle ipotesi in quanto l'inchiesta è ancora alle prime battute. Il numero degli indagati, infatti, potrebbe aumentare in quanto la procura ha fatto acquisire in Comune tutta la documentazione che riguarda gli eventi organizzati dal rappresentante della giunta di centrosinistra, nel corso degli ultimi cinque anni e dunque dalla data del suo incarico quale assessore al ramo. A far partire questa inchiesta sarebbe stato un esposto presentato probabilmente da qualche concorrente sistematicamente escluso da quei grandi eventi gestiti appunto dall'ex assessore.
IL RUOLO DELL’AGENZIA trattandosi di un'inchiesta ancora tutta da chiarire è bene procedere a piccoli passi come sta facendo appunto la procura, anche perché il principale indagato e unico esponente politico coinvolto, potrebbe anche fornire al magistrato una versione dei fatti che comporterebbe ulteriori verifiche.
Si parla di grandi eventi e dunque della scelta di personaggi dello spettacolo che sono sempre rappresentati da un agente o da un'agenzia.
Se per quel determinato evento artistico o culturale, decidi di ingaggiare un determinato artista, devi per forza rivolgerti all'agenzia che lo rappresenta.
Agenzia che magari ha nel suo interno anche altri artisti. Ecco che questa potrebbe essere una delle spiegazioni possibili per spiegare il perché del ripetuto utilizzo della stessa agenzia, che rappresenta poi uno degli argomenti principali dell'inchiesta.
Un altro aspetto da valutare è l'utilizzo di altri servizi attinenti lo spettacolo, anche questi sospetti in quanto spesso tornerebbero in primo piano le stesse società di servizi.
CHIAVI IN MANO A volte, però, e qui la procura sta vagliando ogni ipotesi, spesso le agenzie che forniscono gli artisti si presentano con un pacchetto già confezionato di servizi collegati.
Una sorta di "chiavi in mano" per cui, se ingaggi un determinato artista, a volte sei costretto a prendere l'organizzazione completa. E questo bisogna vedere se va in collisione con la norma per la trasparenza nelle pubbliche amministrazioni, sulla doverosa rotazione degli incarichi che un ente pubblico affida a privati.
Ma l'inchiesta dovrà vagliare anche altre ipotesi: accertare, ad esempio, che non ci sia stata una corsia preferenziale nei riguardi di qualcuno in particolare, magari per ottenere dei contributi elettorali.
Tutto, come si vede, è ancora alle battute iniziali e necessita di rigorosi approfondimenti, così come la documentazione acquisita.
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