Mattias, il fratellino di 7 anni salvato da Ciro, viene estratto dalle macerie (foto Ansa)

Ischia, terremoto di magnitudo 4: salvi i due fratelli Mattias e Ciro

Il più grande ha salvato il fratellino e dopo 14 ore sotto le macerie sono stati estratti dai Vigili del fuoco. I danni più gravi a Casamicciola, sotto accusa l'abusivismo edilizio

ISCHIA. Salvi tutti i fratellini di Ischia. Dopo Pasquale di 7 mesi, estratto dalle macerie poche ore dopo il terremoto insieme al padre, i Vigili del fuoco hanno salvato anche Mattias di 7 anni e, infine, Ciro di 11. L'applauso poco dopo le 13,10: anche Ciro, l'ultimo bambino finito sotto le macerie della sua abitazione crollata a Casamicciola per il terremoto che ha colpito l'isola di Ischia, è stato tirato fuori. Un'intera famiglia salvata dalle macerie. Marito, moglie incinta, due fratelli di 11 e 7 anni, Ciro appunto e Mattias, e l'ultimogenito, il piccolo Pasquale di appena sette mesi. Ciro è rimasto sotto il letto ed è stato il primo a guidare i soccorritori. "È stato Ciro a salvare il fratellino Mattias. Dopo la scossa lo ha preso e lo ha spinto con lui sotto al letto, un gesto che sicuramente ha salvato la vita a entrambi. Poi con un manico di scopa ha battuto contro le macerie e si è fatto sentire dai soccorritori".

Alle 13,10 anche Ciro è stato estratto dalle macerie e portato in ospedale (foto Ansa)

Il dramma è iniziato poco prima delle 21 di ieri: un terremoto di magnitudo 4 a una profondità di circa 5 chilometri (inizialmente l'Ingv aveva dichiarato una magnitudo di 3.6) ha provocato gravi danni sull'isola di Ischia, dove si registrano crolli, due morti e 39 feriti. Restavano sotto le macerie i suoi due fratellini, Mattias e Ciro, che si sono salvati dal crollo della villetta a due piani infilandosi sotto al letto: dopo 14 ore di lavoro ininterrotto, Vigili del fuoco e volontari hanno estratto prima  ma sono vivi e i Vigili del fuoco che li stanno soccorrendo sono entrati in contatto con loro. Tra le vittime una donna colpita dai calcinacci di una chiesa. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni segue gli sviluppi della vicenda, mentre il capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato il Comitato operativo. La scossa si è verificata alle 20.57 ad una profondità di 10 chilometri. I comuni più vicini all'epicentro sono Forio, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Barano d'Ischia e Casamicciola Terme.
Nelle case cadono oggetti, sussultano e si abbattono i mobili, nei negozi la merce cade dagli scaffali e piomba il buio per un black out che ha interessato diverse zone dell'isola. La gente si riversa in strada: paura, scene di panico. Centinaia di telefonate ai Vigili del fuoco, che avviano immediatamente le verifiche, insieme ai team della Protezione civile. Anche le squadre dei pompieri impegnate sul fronte degli incendi sono state dirottate in alcune aree dell'isola per accertare danni e prestare soccorso.

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A Casamicciola la situazione è subito apparsa drammatica. In piazza Maio una palazzina abitata è crollata. La chiesa del Purgatorio è andata distrutta, numerosi alberghi sono isolati. Ci sono diversi feriti e alcuni dispersi. Sul posto carabinieri, polizia e vigili del Fuoco, ambulanze. Verso le 23, proprio da Casamicciola, arriva la notizia che una donna è morta colpita dai calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del suffragio. E poco dopo si apprende che i soccorritori stanno cercando di recuperare sette persone rimaste sepolte per il crollo di un'abitazione sempre in una strada di Casamicciola. Secondo un primo bilancio reso noto da fonti di polizia e carabinieri vi sono 25 feriti. Un bilancio destinato ad aumentare nella mattina. Ma anche in altre zone dell'isola la situazione è pesante. «Ho visto lesioni lungo una parete dell'albergo che ci ospita. Al momento della scossa siamo scappati tutti in strada. Ho avuto tanta paura», dice un professionista, A.P., in vacanza nell'isola, a Lacco Ameno. In questa località - spiega il sindaco, Giacomo Pascale - è stato evacuato in parte l'ospedale Rizzoli per la presenza di numerose crepe. Solo 5 degenti intubati resteranno inizialmente nella struttura. Per i soccorsi alla popolazione dell'isola è scattato il piano di emergenza sanitario: l'unita di crisi del Cardarelli è stata mobilitata per eventuali necessità di trasporto in eliambulanza. Molti i turisti presi dal panico: quasi tutti quelli che avevano il check-out negli alberghi stamattina sono ripartiti ieri sera con il primo traghetto utile per Pozzuoli.

La fuga dei turisti da Ischia con il primo traghetto per Pozzuoli (foto Ansa)

Tutti si sono chiesti come abbia fatto un terremoto di magnitudo media a provocare danni così ingenti. Sotto accusa come sempre l'abusivismo edilizio e la mancanza di fondi per ristrutturare e adeguare le abitazioni e i centri nevralgici di un'isola che è un ex vulcano, e che si trova nell'area ad alto rischio sismico Vesuvio-Campi Flegrei, e che quindi è ad alto rischio.