L’aumento dell’Iva al 25% ci costerà 454 euro in più 

Se il governo non approva il bilancio dal primo gennaio scattano gli adeguamenti Altroconsumo: salgono i prezzi di alimentari, bollette energetiche e carburante

PESCARA . Saranno mesi molto complicati, quelli che l’Italia si appresta a vivere non solo sotto il profilo politico, ma soprattutto economico, con la prospettiva di un nuovo salasso per famiglie e aziende.
IL SALASSO. In Abruzzo, in caso di aumento dell’Iva, secondo una proiezione elaborata da “Il Sole 24 Ore” sulla base di dati Istat, ogni famiglia media spenderebbe 454 euro in più all’anno (quasi 38 euro al mese), per fronteggiare l’inevitabile la crescita dei prezzi al consumo. Per non parlare di quello che potrebbe accadere con i prodotti energetici, per i quali, tra l’altro, è già prevista una nuova accisa che dovrebbe scattare proprio nel 2020.
L’IVA FA PAURA. Con la crisi di governo in atto, e la prospettiva concreta che non si riesca ad approvare la legge di Bilancio, scatterebbe il ricorso all’esercizio provvisorio, e quindi, alle clausole di salvaguardia contenute nella precedente finanziaria che prevedono, appunto, l’aumento dell’Iva, sia per quanto riguarda l’aliquota ordinaria, sia di quella ridotta. La prima passerebbe dal 22 al 25,2%, mentre quella ridotta del 10 scalerà la vetta del 13%.
LA SPESA IN ABRUZZO. Ogni famiglia abruzzese, mediamente, spende circa 1.705 euro al mese; un dato che ci pone sotto il Molise (1.761 euro) e la Basilicata (1.743), ma prima di Campania (1.691), Sicilia (1.626), Puglia (1.624) e Calabria (1.540). Niente a che vedere con le regioni e le province autonome del Nord, con una spesa mensile calcolata in 2.443 euro a Bolzano, 2.403 euro in Valle d’Aosta, 2.336 euro in Lombardia, 2.256 euro dell’Emilia Romagna. Territori che sarebbero anche i più penalizzati, e non è un caso, da un eventuale aumento dell’imposta sul valore aggiunto (681 euro annui per la provincia di Bolzano, 660 in Valle d’Aosta, 648 in Lombardia).
LA COPERTA CORTA. Per evitare le clausole di salvaguardia servirebbero circa 23 miliardi di euro, e a metterlo nero su bianco è stato proprio l’Ufficio parlamentare di bilancio citando i dati contenuti nel Def. Secondo la stima contenuta nel documento sono circa 25 i miliardi da trovare, somma dalla quale andrebbero detratti i risparmi (circa 2 miliardi) derivanti dalla spending review, o dai risparmi del reddito di cittadinanza e quota 100.
COSA AUMENTA. Le voci destinate a salire, in caso di aumento dell’Iva, le ha cristallizzate Altroconsumo, che parla di un possibile aumento di 27 euro all'anno sulle bollette del gas, mentre per l’energia elettrica (in base a una serie di fattori), l’aumento in bolletta potrebbe oscillare tra 8 e 18 euro all’anno. E ancora, la spesa per i trasporti potrebbe salire di 100 euro in un anno. In leggero aumento anche alimentarie bevande alcoliche, come ristoranti, mobilio e prodotti per la casa.