La Cgil: Siamo davvero preoccupati»

Forte preoccupazione «per la situazione dei Centri per l’impiego abruzzesi ormai allo stremo, per i servizi all’impiego, per i disoccupati della regione, per le politiche attive e per la sorte di...

Forte preoccupazione «per la situazione dei Centri per l’impiego abruzzesi ormai allo stremo, per i servizi all’impiego, per i disoccupati della regione, per le politiche attive e per la sorte di tutti i lavoratori precari rispediti a casa con notevole aggravio, oltre delle
situazioni individuali, della tenuta dell’intero sistema delle politiche per il lavoro regionali». A parlare sono La Cgil e la Fp Cgil Abruzzo e Molise, nelle persone del segretario generale, Carmine Ranieri, e Paola Puglielli (Funzione pubblica), a due settimana dalla data del 6 marzo, quando dovrebbe entrare in vigore il reddito di cittadinanza. «In Abruzzo», sottolineano, «a tutt’oggi solo i lavoratori precari dei Centro per l’impiego dell’Aquila sono stati stabilizzati, grazie alla messa in pratica della norma da un ex dirigente della provincia dell’Aquila e alla tenacia della
nostra azione sindacale, mentre nei restanti territori provinciali gli altri lavoratori precari non sono in forze per scelte diverse che all’epoca abbiamo fortemente contestato». Per questo motivo la Cgil chiede« l’immediata attivazione di un tavolo
tecnico regionale, per una ricognizione di tutti i precari che godono, in modo totale o parziale, dei requisiti di stabilizzazione previsti dalla Riforma Madia; la ricognizione di tutti i residui di bilancio disponibili per effettuare le stabilizzazioni, anche prevedendo un cronoprogramma di assunzioni che tenga conto dei vincoli di spesa; una ricognizione del personale della Regione Abruzzo prossimo al pensionamento in modo da programmare un turn over che tenga conto delle esigenze dei Centri per l’impiego abruzzesi».