Matteo Salvini, vicepremier, con il deputato abruzzese Giuseppe Bellachioma

La Lega cala l’asso, Salvini in Abruzzo 

Oggi il vicepremier a Silvi per la festa di Scordella. Bellachioma: «Meritiamo di indicare il nome del futuro governatore»

SILVI . È il giorno della festa, ma è anche il giorno della consapevolezza della propria forza.
Così almeno la pensano dalle parti della Lega che oggi cala l’asso, il suo leader nazionale Matteo Salvini, e lancia l’Opa per la candidatura alla presidenza della Regione.
L’occasione è data dai festeggiamenti per l’elezione del primo sindaco leghista d’Abruzzo, Andrea Scordella a Silvi.
Il ministro dell’Interno sarà in piazza Marconi per la festa che avrà inizio alle 21.
L’onorevole Giuseppe Bellachioma, segretario regionale della Lega, conferma che la visita di Salvini ha un significato politico.
«Direi che ha molteplici significati», osserva, «intanto mantiene la promessa sulla sua presenza, promessa che fece quando abbiamo vinto le elezioni a Silvi. E questo dimostra che, al di là degli innumerevoli impegni, lui tiene all’Abruzzo e percepisce il significato della vittoria di un sindaco leghista nella nostra regione».
Ma non sarà solo una festa, vero?
«Oltre a festeggiare con noi, la sua presenza ha un valore politico perché sicuramente la Lega considera l’Abruzzo una delle Regioni più interessanti e importanti per il progetto del centro sud e su questo ho già ribadito, e domani lo farà anche lui, che oggi il movimento è la realtà più importante del centro sud quanto a consensi e percentuali».
Cosa significa in prospettiva elettorale?
«Che la sua visita ha anche un valore politico per quanto riguarda le prossime scadenze elettorali, regione in testa. Avere la presenza del nostro leader in Abruzzo ci rafforza e stimola a fare sempre meglio perché la sua vicinanza è importante. Lo dimostra il fatto che sulla sua pagina Facebook, la più seguita al mondo, ha postato la sua visita in Abruzzo invitando tutto il popolo abruzzese, e non solo quello di Silvi, a partecipare».
Ci sono anche le comunali a Pescara. Come vi regolerete?
«A Pescara si cercherà di mettere in campo la squadra migliore, ma per le regionali, dico solo che noi per 4 anni abbiamo rigorosamente appoggiato tutte le iniziative del centrodestra in Abruzzo, consapevoli della nostra relativa forza e in assoluta umiltà e coerenza. Ora, però, è sotto gli occhi di tutti il risultato del 4 marzo e poi la Lega è un partito di governo. Inoltre, per quanto possano valere i sondaggi, esiste una percezione del fatto che per il buongoverno della Lega, per la figura di Salvini, e per quello che fa il movimento in Abruzzo, noi meritiamo di indicare il futuro governatore».
Forza Italia non la pensa così, però.
«Ognuno ha diritto di esprimere le proprie opinioni, ma non vorrei ripetere l’esperienza di Teramo. La partita non è solo sui nomi, ma si gioca sul programma e noi abbiamo idee molto chiare in termini di sicurezza, lavoro, scuola, famiglia. Non voglio essere il bastian contrario, non voglio fare il Don Chisciotte lancia in resta, però credo che il centro destra con Forza Italia e Fratelli d’Italia debba cominciare a capire quello che la gente vuole, e il grado massimo di fiducia è nei confronti del buongoverno della Lega e degli uomini che la rappresentano».
Non teme uno scontro su questo punto?
«Il nostro obiettivo è quello di riconsegnare l’Abruzzo agli abruzzesi, ma se ci sono prese di posizioni precostituite solo perché davanti si caratterizza l’esperienza e la cronologia dei movimenti, è un errore. Che Forza Italia dica che vuole esprimere il governatore in quanto primo partito d’Abruzzo, sottolineo che lo è per mezzo punto e con gli ultimi sondaggi siamo noi in vantaggio».
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