La spiaggia libera invasa dai rifiuti

Scoppia la protesta: «Strade con buche e sporcizia, così Pescara è sciatta»

PESCARA. Rifiuti scaricati in spiaggia, un divano fatto a pezzi abbandonato sul lungomare, il marciapiedi della riviera spaccato. Anche la Pescara con vista sul mare fa parte della città che non va. Come l'ultimo scampolo di parcheggio gratuito a un passo dalla stazione centrale.

La cartolina di Pescara ritrae una città che combatte con le strade segnate dall'asfalto distrutto, i marciapiedi con i buchi di quindici centimetri tra le betonelle, le aiuole invase dall'erba alta un metro. E la spiaggia ricoperta dai rifiuti lasciati dagli incivili. «Pescara ha un aspetto sciatto», dice il commento di Grazianotris lasciato sul sito Internet del giornale, ilcentro.it.

Ieri, il sindaco Luigi Albore Mascia ne ha parlato con l'assessore ai Lavori pubblici Alfredo D'Ercole: un colloquio a voce alta per ordinare la riparazione immediata delle strade. «Basta», ha detto Albore Mascia, «le riparazioni devono partire subito».

Sì ma da dove cominciare? Un esempio lo offre un lettore, 32gino: «Abito in via Lago Isoletta, a Porta nuova, dal 1975 e pago regolarmente le tasse. Ma il Comune cosa fa? La strada è piena di buche e non interviene nessuno, si fanno vedere solo nel periodo delle elezioni».  Non viene pulito neanche in campagna elettorale il parcheggio libero sulla strada senza nome che, da via Michelangelo, porta alla stazione: tra le auto in sosta si ammassa l'immondizia. Cassette di legno, bottiglie spaccate, siringhe: è questo lo scenario dell'ultimo parcheggio gratuito del centro.

Da un altro lettore, Antonio Taraborrelli, arriva un'altra segnalazione: in via Scarfoglio, oltre all'asfalto dissestato per la presenza dei pini, le voragini si aprono anche sul marciapiedi. Porta nuova protesta: «La segnaletica all'altezza del rondò di viale Pepe», denuncia il consigliere di quartiere William Facchinetti, «è stata divelta; le aiuole sono sporche, segno evidente di mancanza di uno spazzamento continuo; i cestini non vengono svuotati, sono stracolmi e la sporcizia cade a terra. In via De Titta», prosegue, «l'erba non è stata tagliata; davanti al teatro D'Annunzio ci sono materassi e bancali; la spiaggia libera è invasa dai rifiuti».

Maunik, ancora sul sito, segnala «il degrado della zona di Villa de Riseis»: una prova è il marciapiedi di via Leopardi, percorso a ostacoli tra «buche, aiuole rovinate, erbacce, alberi malcurati. In via Galiani», racconta, «ci sono baracche, anche abbandonate con amianto sui tetti mentre sul marciapiedi le buche sono presenti da mesi». Buche anche su riviera e via Gobetti: tutta colpa, spiega il lettore Francope, di «lavori non a regola d'arte: le buche sono state create dall'abbassamento dei tombini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA