Le priorità dell’Abruzzo per il nuovo governatore 

Infrastrutture e sostegno mirato alle imprese che investono su nuove idee Ecco le richieste di manager e imprenditori a chi si candida a governarci

PESCARA. Infrastrutture, sostegno mirato alle imprese, innovazione, ricerca, abbandonando quindi la politica dei finanziamenti a pioggia, riorganizzazione della macchina burocratica regionale, e una sferzata di energia al turismo, affinché gli strumenti a disposizione del settore possano diventare veramente operativi.
Sono alcune delle priorità che i quattro nomi rappresentativi della società abruzzese intervistati in queste pagine hanno individuato e che vanno oltre le 10 emergenze che elenchiamo nella tabella in alto. Sono le priorità da porre all’attenzione del prossimo governo regionale. Anche in questa seconda puntata di interventi proposta dal Centro parlano rappresentanti di quei segmenti del mondo regionale che fanno la differenza: automotive, meccatronica, turismo. Settori ai quali sono strettamente legate le sorti della regione, in termini di Pil, occupazione, export e sviluppo. Ancora più interessanti le considerazioni su quello che dovrebbe essere il profilo del prossimo governatore. Tutti sono d’accordo sul fatto che deve trattarsi di persona competente «in grado di ascoltare e di essere ascoltata fuori dall’Abruzzo», di alto profilo, riconoscibile al di là dei partiti, che non prometta cose impossibili. Un candidato, che «deve avere abbastanza sangue freddo nell’affrontare i problemi, che sono tanti». C’è chi lo chiama «direttore d’orchestra», paragonando la Regione a un insieme di strumenti che per poter andare d’accordo devono essere calibrati ad arte, e chi vedrebbe bene a ricoprire quel posto una figura la cui leadership venga riconosciuta spontaneamente. Il vero capo, insomma. E per concludere, c’è chi scarta a priori «l’urlatore da social, una persona che abbia il coraggio di fare quello che serve, senza il ricatto delle elezioni successive».