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Le richieste del M5S su sicurezza e periferie

PESCARA. Erano tre le richieste che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno formulato al consiglio comunale per aumentare la sicurezza in città. Tre richieste che il consiglio ha...

PESCARA. Erano tre le richieste che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno formulato al consiglio comunale per aumentare la sicurezza in città. Tre richieste che il consiglio ha esaminato ieri, discutendo il documento presentato in aula, e che poi ha bocciato, respingendo l’ordine del giorno. Le istanze dei consiglieri Erika Alessandrini, Paolo Sola, Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo, riguardavano l’attivazione di tutte le iniziative per aderire al progetto Strade sicure, che prevede l’invio dell’esercito nelle città in cui esiste una situazione di emergenza, la richiesta agli organi giudiziari di evitare la detenzione domiciliare dei malviventi nelle case che si trovano nei quartieri a rischio e l’istituzione di un ufficio speciale per le periferie. La maggioranza e il Pd hanno votato contro il documento “no” e il sindaco Masci ha chiarito in aula di «aver partecipato a più riunioni in prefettura» sulla sicurezza e di «aver avviato le procedure per promuovere gli sfratti nelle case occupate abusivamente (ci sono 400mila euro della Regione)». Ha anche assicurato che «le forze dell’ordine sono impegnate» in città e due giorni fa «c’è stato un incontro sulle telecamere intelligenti. Quello che chiede il M5S si sta facendo». «Il sindaco parla di altro, rispetto alle nostre richieste. Aspettiamo azioni concrete», replica Alessandrini.