Lorenzo Lorenzin, da Roma a Cappadocia: «Da mia sorella la passione per la politica»

Ha sempre vissuto la politica da dietro le quinte. Ora ha deciso di scendere in campo. E alla sua prima esperienza elettorale si è candidato a sindaco di Cappadocia. E’ Lorenzo Lorenzin, poliziotto...

Ha sempre vissuto la politica da dietro le quinte. Ora ha deciso di scendere in campo. E alla sua prima esperienza elettorale si è candidato a sindaco di Cappadocia. E’ Lorenzo Lorenzin, poliziotto del reparto Mobile, sindacalista Coisp, fratello del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. «All'inizio ero un po' titubante», spiega, «ma sono molto legato al territorio perché vengo qui da dieci anni, e ho deciso di provarci. Sono sposato con una ragazza che ha una casa a Petrella Liri. Qui mi trovo bene, sono amante della natura e questo è un posto meraviglioso. Mi è stata fatta questa proposta e ho deciso di prendere col piede giusto questa avventura. Quando faccio qualcosa, così come all'interno del mio sindacato, la faccio al massimo delle mie energie». Quanto ha influito l'esempio di sua sorella in questa decisione e cosa ha imparato da lei? «Mia sorella vive la politica come un valore. Ha sempre interpretato la politica come l'impegno a stare vicino alle persone, a entrare nelle famiglie per poter aiutare i cittadini a vivere meglio. E' importante il contatto con le persone». Ha avuto esperienze con la politica?

«Sono stato eletto nel consiglio nazionale di Ncd, primo nel Lazio. Però, essendo un poliziotto, finché non mi candido non posso avere incarichi politici, così mi sono immediatamente dimesso. Sono stato sempre appassionato di politica, e ho seguito mia sorella da dietro le quinte. La politica ce l'ho nel sangue, però fino a oggi mi sono occupato attivamente solo di sindacato». Come ha reagito la popolazione di Cappadocia alla sua discesa in campo? «Molti forse erano titubanti. Ma sento che c'è un'empatia con le persone, mi sento anch'io del posto. La gente mi tratta come uno di famiglia». (Pietro Guida)