Il sindaco Carlo Masci con il senatore della Lega, Alberto Bagnai, in uno dei parcheggi inondati dall'acqua mercoledì

PESCARA

Maltempo, Masci: solo per le strade servono 800mila euro

Sopralluogo del sindaco in città con il senatore della Lega Bagnai. Sos della Cia per le conseguenze della grandinata sulle colture agricole. Marsilio: ricognizione dei danni entro il 22 luglio

PESCARA. Una primissima stima dei danni arriva dal sindaco di Pescara, Carlo Masci, che parla di «800mila euro di lavori da realizzare sulle strade con la procedura della somma urgenza. Vanno ancora valutate, però, le condizioni delle scuole e delle case di edilizia residenziale pubblica», ha detto il sindaco. Proprio Masci, oggi pomeriggio, ha effettuato dei sopralluoghi in città, tra cui quelli con il senatore Alberto Bagnai, nei due parcheggi allagati ieri in città, negli spazi dell'ospedale e in via Ferrari, dove sono intervenuti i sommozzatori dei carabinieri, nel timore che ci fossero vittime all'interno. I vigili del fuoco stanno proseguendo gli interventi per gli allagamenti segnalati al 115 e per la rimozione di vetri e tegole pericolanti: in tutto gli interventi da eseguire sono ancora 250.

Grandine, pioggia torrenziale e forti raffiche di vento, che si sono abbattuti mercoledì su Pescara e il litorale abruzzese hanno avuto effetti devastanti sull'agricoltura, in un momento molto delicato dell'anno. La Cia (confederazione italiana agricoltori) Chieti-Pescara sottolinea che i chicchi di grandine caduti, grandi come palline da tennis, hanno distrutto capannoni, serre, alberi da frutto, ortaggi e colture cerealicole, rendendo impossibile la raccolta. La Cia sta valutando la situazione nei campi per verificare la precisa entità dei danni sulle coltivazioni, alcune in procinto di essere raccolte, altre in piena maturazione. «L'evento di ieri ha dato un duro colpo al settore agricolo con danni alle colture evidenti, ma non ancora quantificabili» sottolinea il presidente, Nicola Antonio Sichetti. «Una situazione che dimostra come il clima si stia sempre più tropicalizzando con sbalzi atmosferici importanti, grandine di sempre più grosse dimensioni, che porta gli agricoltori a dover investire sempre di più in termini assicurativi. Il lavoro di un'intera stagione potrebbe andare vano, mettendo a rischio la possibilità di sopravvivenza un'azienda. Chiederemo lo stato di calamità naturale». La confederazione agricola ricorda che sono a disposizione uffici e personale per la compilazione dei documenti necessari.

Con riferimento agli eccezionali eventi meteorologici del 10 luglio, il governatore Marco Marsilio fa sapere che nella struttura di protezione civile regionale sono state avviate le procedure di ricognizione per il tramite dei Comuni colpiti. I privati che hanno subìto danni potranno rivolgersi al Comune in cui il sinistro si è verificato per presentare nel dettaglio la propria relazione. Si precisa che tale fase ricognitiva è necessaria per fare la valutazione della tipologia dell'evento emergenziale di protezione civile occorso, così come codificato all'articolo 7 del decreto legislativo numero 1 del 2 gennaio 2018 (Codice della Protezione Civile). Il termine ultimo per la ricognizione dei danni è fissato al 22 luglio prossimo.